La truffa degli acquirenti dalla Costa D’Avorio su Subito.it

phishing, truffa online, frode, sicurezza informatica
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Ogni persona almeno una volta nella vita ha inserito un annuncio di vendita o ha acquistato online. Oggi esistono tantissime piattaforme che permettono di scambiare merce in modo facile e veloce. Subito.it è una di queste, tra le più rinomate. Nonostante ciò, non è sempre tutto oro quello che luccica.

Una nuova truffa è all’orizzonte: la truffa degli acquirenti della Costa D’avorio. In parole spicciole, il truffatore finge interesse per l’acquisto di un bene in vendita, di cui realmente non è interessato; fa credere alla vittima di pagare tramite bonifico bancario, per poi ottenere denaro. Ci sono state persone che ingenuamente ci sono cascate, ma, per quanto tutta la questione inizialmente possa sembrare reale, ci sono anche dei piccoli dettagli che fanno scaturire il dubbio nella potenziale vittima. Girovagando su internet si leggono vari casi. Ma andiamo per ordine…

Il truffatore in una prima fase cerca la vittima perfetta e la addesca tramite un messaggio whatsapp o email in cui chiede se l’oggetto in questione è ancora disponibile e di essere ricontattato via mail. Successivamente conferma di essere interessato e di voler acquistare il prodotto, affermando di vivere in Costa D’avorio (per lavoro, famiglia etc..), richiedendo i dati per effettuare un bonifico bancario con il pagamento e affermando di mandare il suo corriere a ritirare la merce a sue spese. Per essere più credibile invierà anche una copia del suo documento d’identità (ovviamente falso).

Addirittura questi nuovi scienziati” fanno anche gli ammaliatori, scrivendo frasi del tipo “Spero che lei sia una brava persona e di potermi fidare”… poverini!

Quello che salta subito all’occhio è l’italiano scorretto in cui sono scritte l’email, palesemente prodotte in maniera automatizzata e con l’uso di un traduttore online. Altro dettaglio consiste nel fatto che l’oggetto in questione non viene mai definito con la sua reale identificazione, bensì sempre e soltanto come merce.

Ecco alcuni esempi dei messaggi e delle email. (Ebbene sì, questa volta siamo stati proprio noi le vittime …o quasi!)

Primo addescamento
Tentativo di truffa

Non siamo andati oltre. Altrimenti, generalmente, la truffa verte sul fatto che il truffatore dirà che per confermare la transazione sarà necessario pagare una tassa nazionale, che poi lui rimborserà. Il furbone richiederà di trasferire i soldi tramite Western Uonion o MoneyGram (metodi attraverso i quali è IMPOSSIBILE risalire a chi sarà il beneficiario)… che combinazione!

In conclusione, PRESTARE ATTENZIONE!