Trionfo tecnologico: ordine da 2 milioni per il sincrotrone calabrese

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Basovizza, centro di eccellenza tecnologica di Trieste, ha recentemente completato la consegna di un rivoluzionario acceleratore laser e sincrotrone presso l’Università della Calabria

Il periodo natalizio ha portato una notizia di grande rilevanza per l’Elettra Sincrotrone di Trieste, dove il responsabile delle relazioni industriali di Basovizza, Marco Peloi, ha completato con successo il montaggio e il collaudo dell’ultima commessa esterna: un acceleratore laser, comunemente definito in modo colloquiale.

Il cuore di questa realizzazione tecnologica è rappresentato da una “stazione sperimentale a linea di luce”, consegnata a Rende, in Calabria, presso l’Università della Calabria. Questo istituto accademico sta portando a termine la realizzazione dello Star, un sistema analogo al sincrotrone già operativo a Trieste, che attualmente sta subendo un completo rinnovamento con il progetto Elettra 2.0, un investimento imponente pari a 170 milioni di euro. La competizione europea che ha assegnato il contratto in Calabria al laboratorio fisico giuliano è stata valutata oltre i 2 milioni di euro.

Basovizza, oltre ad essere coinvolta nella ricerca, opera su commissione per società pubbliche, private e università. La sua funzione principale è quella di agire come “consulente scientifico-progettuale”, fungendo da punto di riferimento in Europa e nel resto del mondo. In termini industriali, svolge il ruolo di “sistemista”, ovvero un attore con elevate competenze hi-tech e di pianificazione, capace di tradurre teoria in pratica.

La fase iniziale di questa commessa implica il seguire attentamente gli aspetti progettuali, dall’avvio degli iter attuativi alle specifiche richieste. Particolare attenzione è dedicata alle fasi esecutive, alla selezione e all’appalto dei lavori presso fornitori specializzati in grado di fornire soluzioni personalizzate, come artigiani su misura. Tutto ciò è vincolato ai budget prestabiliti. Ad esempio, alcune fasi relative alla sicurezza delle persone, degli oggetti e delle radiofrequenze dei “beam” (ossia i raggi laser utilizzati dal sincrotrone) sono state progettate e testate presso gli stabilimenti di una società brianzola specializzata, per poi essere implementate in Calabria da personale altamente specializzato.

Operazioni di questo tipo non sono una novità per Basovizza, che ha già portato a termine con successo progetti simili in Paesi tecnologicamente avanzati come Germania e Stati Uniti, ma anche in Polonia e Giordania. La sua capacità di coordinare sinergie tra teoria e pratica e di operare su scala internazionale conferma la posizione di Basovizza come punto di riferimento nel panorama scientifico e tecnologico.