US. Catanzaro: sconfitta meritata ad Ascoli

Ascoli-Catanzaro
Ascoli-Catanzaro

ASCOLI (3-5-2): Viviano; Bellusci, Botteghin, Quaranta; Bayeye (89’ Adjapong), Masini, Di Tacchio, Giovane (73’ Milanese), Falasco; Mendes, Rodriguez (82’ Manzari). All. Castori. A disp: Barosi, Bolletta, Haveri, Ghahore, Millico, D’Uffizi, Nestorovski, Maiga, Rossi.

CATANZARO (4-4-2): Fulignati; Scognamillo, Brighenti, Krajnc; Katseris (65’ Situm), Ghion, Sounas (65’ st Brignola), Pompetti (65’ Pontisso), Vandeputte (86’ Oliveri); Biasci, Ambrosino (76’ D’Andrea). All. Vivarini. A disp: Sala, Borrelli, Krastev, Verna, Stoppa, Miranda.

Arbitro: Santoro di Messina

Al Cino e Lillo del Duca di Ascoli, per la giornata n. 17 del campionato di Serie B, si affrontano la locale compagine marchigiana e il Catanzaro, e alla fine di 97 minuti brutti è la squadra di casa a vincere grazie a un lampo di Pedro Mendes dopo 14 minuti, su cui la squadra di casa ha costruito la sua partita fatta di tanta grinta e aggressività, mentre le aquile sono state l’ombra della squadra che finora ha ben figurato nella serie cadetta.

Vivarini deve fare di necessità virtù in avanti, per l’assenza di Iemmello che viene sostituito come previsto da Ambrosino; per il resto, stessa formazione che ha battuto sabato scorso il Pisa, con Krajnc al posto di Veroli, infortunato anche lui.

Castori manda in campo i due ex giallorossi Bayeye e Quaranta, e in avanti si affida a Pedro Mendes e Rodriguez. Castori schiera la squadra in modo esemplare, con marcamento a uomo e fallo sistematico, e il Catanzaro non riesce a incidere e neanche a creare uno straccio di palla gol, se non un colpo di testa di Katseris respinto da Viviano (anche se l’azione sarebbe stata sottoposta al controllo Var sia per la posizione del greco sia per una serie di contatti in area ascolana) o di azione manovrata. Nel frattempo, l’Ascoli con questa aggressione continua riesce al minuto 15 ad andare in vantaggio con Pedro Mendes, pronto a capitalizzare un cross di Rodriguez con la difesa giallorossa a guardare, così come al minuto 26 quando un tiro di Rodriguez sempre su cross dalla destra incoccia la traversa a Fulignati battuto.

Il primo tempo era tutto qui, con qualche protesta dell’Ascoli per un presunto fallo di mano di Scognamillo, e continui falli e ripicche che non consentivano ai giallorossi di esprimere il loro gioco, di cui non si è visto neanche una parvenza.

Il secondo tempo è stato ancora peggio, e di gioco effettivo se n’è visto veramente poco con continui falli e ripicche, specie di alcuni calciatori dell’Ascoli, tipo Bellusci, il cui unico scopo dal primo minuto è stato e ci è riuscito benissimo di far innervosire Vandeputte, con l’arbitro Santoro incapace al di là di distribuire cartellini gialli a destra e a manca di tenere la partita in pugno.

Per le aquile, nessuna palla gol nonostante i cambi di Vivarini che non hanno cambiato l’inerzia della partita e che hanno decretato la vittoria meritata dell’Ascoli, che nel finale ha sfiorato il raddoppio con un tiro di Falasco.

Nelle aquile, da segnalare tanta sufficienza da parte di qualcuno e l’incapacità di fare un’inversione di tendenza in campo e quanto l’assenza di Iemmello si sia fatta sentire.