Catanzaro altro KO interno: al Ceravolo vince il Messina 1-0

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Catanzaro Messina

CATANZARO  ALTRO KO INTERNO: AL CERAVOLO VINCE IL MESSINA 1-0

CATANZARO-MESSINA 0-1 

Marcatori: 51’ Mancini

CATANZARO: Grandi; Esposito, Di Bari, Prestia, Patti (60’Baccolo) Sabato; Roselli, Van Ransbeeck (75’ Sarao), Giovinco; Cunzi Tavares (70’ Campagna). A disposizione: Leone, Pasqualino, Icardi, Carcione, Moccia, Bensaja, Basrak, Maita, De Lucia All. Somma

MESSINA: Berardi; Mileto, Maccarrone, Bruno, Akrapovic; Ricozzi, Foresta (80’Capua), Lazar; Mancini  (81’Filip Ionut); Milinkovic (63’ Madonia), Pozzebon. A disposizione: Russo, Bramati, Ferri, Rafati, Marseglia, Maniscalchi, Gaetano, Fusca All. Marra

Arbitro: Sozza di Seregno

Note: Spettatori 2000 CIRCA

Ammoniti Di Bari Maccarrone Cunzi, Roselli Ricozzi, Foresta

Anche il Messina sbanca Catanzaro e lo fa con una delle poche azioni d’attacco.

Infatti al sesto del s.t. su un errore clamoroso di Prestia, Mancini servito da un compagno ha messo a segno il gol della vittoria.

Somma schiera dal primo minuto Van Ransbeek –poi rivelatosi il migliore dei giallorossi- al posto di Baccolo.

La partita ha avuto un unico comun denominatore Catanzaro in avanti e Messina a difesa della propria porta con ordine.

Dopo pochi secondi Giovinco potrebbe mettere in rete ma forse spinto cade a terra- inutili le sue proteste.

Dopo venti minuti di attacchi inconcludenti con Giovinco che tenta per l’ennesima partita di fare il Maradona con conclusioni velleitarie, e Cunzi a tirare sull’esterno della rete la palla del possibile vantaggio delle aquile.

L’assedio sterile dei giallorossi continua fino alla fine del primo tempo, Giovinco, smarcato da Cunzi avrebbe la palla buona, ma tira addosso ad un difensore.

A fine del tempo Tavares sfiora il gol con Berardi che fa una gran parata, mentre il Messina per la prima volta si rende pericoloso allo scadere con Milinkovic con Grandi che chiude la strada all’attaccante peloritano.

La ripresa inizia in maniera più equilibrata, ma al sesto come sopra descritto il Messina va in vantaggio in maniera inopinata.

I calabresi avrebbero subito la palla del pari ma Tavares, imbeccato da Cunzi, spreca in maniera inguardabile.

Gli uomini di Somma continuano il loro assedio senza costrutto verso la porta di Berardi, nonostante i cambi.

Prestia non approfitta di un uscita a vuoto,Giovinco spreca l’ennesima punizione da ottima posizione e poi è Campagna ad avere la palla del pari tirando addosso a Beradi in uscita disperata.

Dopo quattro minuti di recupero Pozzebon sfiora il raddoppio con l’arbitro che ad azione conclusa fischia la fine dell’incontro, tra i fischi del pubblico nei confronti dei calciatori di casa e nei confronti del patron della società Cosentino.

Purtroppo per l’ennesima volta il Catanzaro ha denotato limiti strutturali notevoli se è vero come è vero che è arrivata la quinta sconfitta consecutiva e che per la quinta volta la squadra non ha segnato nonostante stavolta abbia creato, a differenza della partita di domenica scorsa con la Paganese, palle gol – clamorosa quella di Tavares un minuto dopo il vantaggio peloritano.

La realtà è palese e  il tutto non può essere una coincidenza se la squadra ha perso due partite in casa consecutive con squadre non trascendentali che hanno fatto il loro compitino.

In tutto ciò sia chi ha costruito la squadra sia chi la mette in campo hanno colpe, in quanto per l’ennesima volta la squadra sembra un accozzaglia di uomini li per caso.

Francesco Capicotto