Costanzo ancora una volta duro con Tallini: è un mago della politica calabrese

sergio costanzo consigliere comunale
Sergio Costanzo FareperCatanzaro

Riceviamo e pubblichiamo:

E ci risiamo. Puntuale come il mal di testa dopo una bella sbornia, con l’approssimarsi di una competizione elettorale, sia essa anche solo il rinnovo della carica di capo condomino, arriva la lezione di coerenza del mago della politica calabrese.

Ci parla di trasformismo, il consigliere regionale Domenico Tallini, dalle solide origini missine oggi baluardo di Forza Italia, perché ben conosce una pratica politica nata, in realtà, nel 1880 – durante il governo di Agostino Depretis ma poco prima dell’inizio della carriera politica del suddetto Tallini – come prassi comune ai gruppi parlamentari di opposta provenienza, di variare le maggioranze in base a convergenze d’intenti su problemi circoscritti anziché su programmi politici a lungo termine. Chissà se ha rimosso gli anni passati tra i banchi della maggioranza di centrosinistra da esponente di spicco dell’Udeur a sostegno del presidente della Regione Agazio Loiero.

Invero, il caro Tallini, in buona compagnia del fedelissimo Ivan Cardamone, da vecchio volpone della politica alla prima lettura della lista “Insieme per la Provincia” ha subodorato la cocente sconfitta ed è caduto subito in stato di choc, per le conseguenze che la debacle del suo centrodestra avrà anche sulle prossime elezioni comunali di Catanzaro.

Una lista, quella che fa capo al presidente Bruno, che vede candidati molti dei consiglieri provinciali uscenti, che incarna il riuscito progetto politico strutturato con impegno dal presidente della Provincia Enzo Bruno che, in maniera collegiale, ha lavorato senza sosta su tutto il territorio, costruendo un rapporto sinergico con i sindaci. Non nascondo di aver avuto modo di avanzare critiche o rilievi all’operato di Bruno, così come faccio per il presidente Oliverio e il sindaco Abramo. Ma nel caso del presidente della Provincia i pregi e la buona amministrazione hanno la meglio su qualche contestazione fisiologica e la bilancia pende decisamente dalla sua parte.

Quella che per Tallini è una specie di ente di beneficienza per spettacoli, mentre i territori soffrono l’isolamento”, è in realtà la Provincia di una gestione amministrativa solida, che ha puntato su una accorta politica di spending review con tagli mirati e contenimento delle spese, ha premiato i tanti sforzi messi in campo per non penalizzare le nostre comunità, garantendo l’esercizio delle funzioni fondamentali a partire dalla sicurezza degli edifici scolastici e dalla manutenzione ordinaria e straordinaria sulle strade provinciali. Quello che per Tallini è una “accozzaglia” è un lista di elevata qualità, rappresentativa di tutto il territorio, espressione di un progetto politico-amministrativo che ha portato grandi benefici al territorio e molti altri ne porterà dopo il 23 ottobre. A Tallini c’è da rivolgere una domanda, prima, e un ringraziamento poi: se da fine analista politico regionale è tanto bravo a fare le pulci all’amministrazione provinciale e ai consiglieri uscenti, perché non pensa a risolvere il problemi del capoluogo di Regione, dove la sua maggioranza e il suo sindaco hanno problemi seri con i numeri un giorno sì e l’altro pure? Comunque, grazie Tallini, perché con il tuo modo di fare e di intendere la politica sei riuscito a ricompattare centrosinistra, centro e dintorni, ex sostenitori che hanno preferito prendere altre strade, lontanissime da te, nella speranza di poter lavorare serenamente sul territorio nell’interesse della propria comunità. Cosa che, guarda caso, riescono a fare lungo il percorso amministrativo tracciato dal presidente Enzo Bruno.

 

Sergio Costanzo

Consigliere comunale

Delegato presentatore della lista “Insieme per la Provincia”