Strategia urbana: Mario Oliverio incontra i sindaci

Presidente Mario Oliverio

Si è svolto ieri alla Cittadella regionale un incontro per dare il via al percorso di coinvolgimento delle città calabresi nella definizione della strategia urbana sostenibile,  tra il presidente della Regione Mario Oliverio, l’autorità di gestione del Por Calabria, sindaci e delegati delle amministrazioni coinvolte dal programma. Il tavolo di confronto- informa una nota diffusa dall’Ufficio Stampa della Giunta-  è stato utile per definire una dettagliata panoramica sulle modalità attuative e di coordinamento tra gli attori responsabili a vario titolo delle diverse filiere di policy concernenti l’agenda urbana.

Il Programma operativo della Regione individua le città quali teatro di azioni integrate per il rilancio e la riqualificazione dei territori, in coerenza con i regolamenti che disciplinano la politica di coesione dell’Unione europea e le scelte contenute nell’Accordo di partenariato. Un contesto, quello definito dall’agenda urbana, che conferisce un ruolo da protagonista proprio alle città chiamate alla elaborazione di una strategia, secondo un approccio integrato e partecipativo, che assicuri un impiego efficace di ben 105 milioni di investimenti destinati ai centri urbani di livello regionale (le città “organismi intermedi” di Catanzaro, Reggio Calabria e area urbana di Cosenza-Rende) e di 85 milioni per i centri di dimensione inferiore (quali Crotone, Vibo Valentia e Lamezia Terme e delle aree urbane di Corigliano – Rossano e Gioia Tauro – Rosarno – San Ferdinando).

“Stiamo entrando nel vivo della utilizzazione delle risorse della nuova programmazione – ha dichiarato il presidente della Regione Mario Oliverio – ed è fondamentale rendere i comuni protagonisti di una strategia non frammentata, che punta a fare delle aree urbane un punto di forza capace di trainare la crescita di tutto il territorio regionale. Dobbiamo far interagire i vari livelli istituzionali con un intenso percorso di collaborazione che rappresenti una occasione di cambiamento. La sfida che dobbiamo cogliere – ha ribadito il Presidente – è quella di valorizzare il dialogo sulla definizione della strategia di sviluppo delle aree urbane per mobilitare, in maniera sinergica, tutto il complesso di risorse e strumenti a disposizione. In un’ottica integrata, e con il concorso di vari fondi, tra cui quello di coesione, dobbiamo mettere in campo una politica che lasci il segno”.

La centralità del tema delle politiche territoriali e il rafforzamento del ruolo delle città nell’attuale ciclo di programmazione sono state sottolineate, nel corso dell’incontro, dai tecnici della Regione. L’agenda urbana, è stato spiegato, ha spostato il focus dagli interventi di riqualificazione ai servizi e alle infrastrutture connesse ai servizi. Le novità riguardano sia la parte amministrativa sia l’articolazione dei contenuti che riguardano la competitività dei sistemi produttivi,  l’efficientamento energetico, l’istruzione e la formazione,  il contrasto alla povertà, del disagio abitativo e l’inclusione sociale. È necessario, quindi, coordinare le esigenze e i fabbisogni dei territori facendoli confluire in un insieme di interventi da ricomporre in una strategia complessiva che impedisca la polverizzazione.  Sono state chiarite, poi, le caratteristiche degli strumenti offerti dalla strategia e indicati i passaggi procedurali che accompagneranno la definizione dei progetti pilota di cambiamento: dalla identificazione dei fabbisogni, alla definizione della proposta,  fino alla programmazione e attuazione degli interventi. Un percorso di co-progettazione che creerà fermento sul territorio che, in tempi brevi, dovrà determinarsi su quale disegno di sviluppo realizzare.

I rappresentanti delle amministrazioni delle città e delle aree urbane hanno accolto positivamente la sfida e, in vista dei prossimi incontri operativi, hanno rimarcato l’apprezzamento per la modalità di costruzione della strategia individuata dalla Regione basata su un unico centro di coordinamento e un approccio integrato che mette insieme, in un quadro unitario, diverse tipologie di misure.  Nella convinzione che il lavoro comune porterà in tempi brevi a risultati concreti per lo sviluppo dei territori, è stato ribadito il massimo impegno per orientare le scelte e per definire le strategie entro la fine dell’anno.