Ilaria Campisi e l’agricoltura sostenibile in Calabria

ilaria campisi
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Ilaria Campisi: la visionaria imprenditrice agricola calabrese che preserva la biodiversità tramite la trasformazione degli agrumeti in giardini botanici

Nella suggestiva regione della Calabria, tra i pittoreschi agrumeti che punteggiano il paesaggio, si staglia la figura intraprendente di Ilaria Campisi, un’instancabile pioniera dell’agricoltura biologica e della preservazione della biodiversità locale. La sua storia è un esempio tangibile di passione, impegno e dedizione alla terra e alla comunità che la circonda.

Ilaria Campisi ha dimostrato una dedizione senza pari nel preservare le antiche varietà di agrumi della regione calabrese, trasformando i suoi agrumeti in veri e propri giardini botanici, in cui l’antica sapienza agricola si fonde con la moderna sensibilità verso la sostenibilità. La sua impresa, intitolata “Arance in viaggio”, non è solo un’attività imprenditoriale, ma un impegno a preservare un patrimonio prezioso e a promuovere l’identità culturale e territoriale.

Questo impegno le è valso il prestigioso riconoscimento del Premio Economia del Futuro, un’onorificenza che sottolinea l’importanza della sua missione nel contesto dell’attuale crisi climatica. Il premio non solo celebra il suo lavoro eccezionale, ma sottolinea l’urgenza di affrontare i cambiamenti climatici e di adottare pratiche agricole sostenibili e innovative. L’opera del fotografo Maurizio Galimberti, “Alfabetoscope frottage” tra Alighiero Boetti e Maurizio Galimberti, rappresenta un simbolo tangibile di questo onore.

L’approccio di Ilaria Campisi non si limita esclusivamente all’aspetto imprenditoriale. Il suo progetto “Gli Orti in Giardino” è una testimonianza tangibile della sua filosofia, che mira a creare un equilibrio armonico tra l’uomo e la natura. Attraverso la salvaguardia di antichi saperi agricoli e la promozione di un’agricoltura rispettosa dell’ambiente, Campisi ha dimostrato che è possibile preservare la biodiversità mentre si offre opportunità di lavoro e si promuove l’inclusione sociale e territoriale.

La sua lotta per preservare la cultivar autoctona dell’arancio Biondo di Caulonia è un esempio toccante della sua dedizione e passione. Fondando una comunità di salvaguardia, ha dimostrato che è possibile affrontare la minaccia dell’estinzione delle varietà storiche e preservare la ricchezza dell’ecosistema locale.

In un’epoca in cui il cambiamento climatico rappresenta una minaccia concreta, l’approccio olistico di Ilaria Campisi offre un raggio di speranza. La sua missione non solo promuove la sostenibilità ambientale, ma crea un ponte tra passato e futuro, tra tradizione e innovazione, contribuendo così a preservare l’eredità agricola e culturale della Calabria per le generazioni future. La sua storia è un monito che sottolinea l’importanza di una visione lungimirante e di un impegno incessante per la conservazione e la valorizzazione delle nostre radici culturali e ambientali.