Variazioni nei costi di ortaggi e agrumi a pochi giorni dal Natale

aumento prezzi degli ortaggi
aumento prezzi degli ortaggi

Un’analisi dei prezzi nel mercato ortofrutticolo, dalle variazioni di costi di clementine e arance ai cambiamenti nei nei prezzi e disponivilità di altri ortaggi

Il carrello della spesa degli italiani si trova ad affrontare variazioni significative nei prezzi di alcuni prodotti ortofrutticoli in vista delle festività natalizie. Secondo le analisi condotte da Bmti, la Borsa merci telematica italiana, i consumatori dovranno fare i conti con diverse fluttuazioni nei costi di clementine, arance Tarocco e altri ortaggi.

Le clementine, elemento tradizionale delle tavole natalizie, registrano una riduzione del 5% rispetto all’anno precedente. Questo calo è ancor più evidente nel caso delle clementine calabresi, ora disponibili a prezzi tra 1 e 1,30 euro/kg, rappresentando un ribasso del 10% rispetto alla settimana scorsa e del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’aumento delle temperature ha stimolato la domanda di clementine, rendendole una scelta popolare per le famiglie italiane che si preparano per il cenone di Natale.

D’altra parte, le arance Tarocco presentano un’andamento opposto, con un aumento del 25% nei prezzi. Nonostante ciò, la domanda rimane sostenuta, soprattutto grazie alla loro pigmentazione rossa accentuata derivante dalle escursioni termiche notturne.

Il mercato degli ortaggi mostra una varietà di tendenze. La cicoria si presenta come uno degli alimenti più costosi, con un aumento del 20% rispetto all’anno precedente e un prezzo che raggiunge i 1,20 euro/kg. Al contrario, i carciofi mantengono prezzi elevati a 0,70 euro/kg, rispetto ai 0,50 euro/kg del 2022, a causa del loro status di varietà più richiesta.

Le zucchine e le melanzane, invece, mostrano direzioni opposte. Mentre le zucchine segnano un aumento del 40%, con prezzi che toccano i 2,50 euro/kg, le melanzane registrano un ribasso del 40%, mantenendosi a 1,80 euro/kg.

La categoria degli agrumi vede un aumento consistente nei prezzi delle pere abate, che variano tra 2,70 e 3,20 euro/kg, rappresentando un aumento del 35% rispetto al 2022, influenzato dalle gelate di aprile, soprattutto in Emilia. Le mele subiscono anch’esse un aumento del 10% a causa degli aumenti dei costi di produzione.

In generale, la domanda rimane sostenuta per i prodotti secchi, comprese le noci, nonostante l’aumento della richiesta. I prezzi rimangono stabili, confermando la solidità del mercato, anche per i datteri, nonostante la delicata situazione in Medio Oriente.

Con il Natale alle porte, le famiglie italiane si trovano a fare strategie per gestire il tour de force culinario del Cenone del 24 e del pranzo del 25, considerando le variazioni nei prezzi e l’offerta limitata di alcuni ortaggi.

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