Caccuri: il fascino intatto del borgo medievale calabrese

Caccuri
Caccuri

Caccuri: un’immersiva avventura tra viuzze intrecciate, storie d’amore nobiliari e paesaggi incontaminati della Calabria medievale

Nella suggestiva provincia di Crotone, sorge imponente e affascinante il borgo medievale di Caccuri, in una posizione strategica a breve distanza dal maestoso Parco Nazionale della Sila e dal comune di San Giovanni in Fiore. Ammantata da un’atmosfera intima e romantiche suggestioni, Caccuri si rivela come uno dei gioielli più preziosi tra i Borghi più belli d’Italia, catturando l’attenzione dei viaggiatori in cerca di una pausa rilassante e di un viaggio nel tempo tra antiche mura e possenti castelli.

Il borgo si dispiega come un intricato labirinto di viuzze impeccabilmente conservate, che si intrecciano sinuosamente per condurre, infine, all’antico Castello, fulcro storico e politico della comunità. Lontano dall’influenza del progresso moderno, Caccuri si nasconde pittorescamente tra colline e uliveti, con le sue abitazioni storiche che si affacciano su graziose piazzette, conosciute come “rughe”, che un tempo erano luoghi vitali di socializzazione. Questo borgo mantiene ancora intatto il fascino di un’epoca passata, custodendo con orgoglio tesori religiosi e antiche fortezze, tutti da scoprire in una rilassante passeggiata tra i vicoli di questo gioiello calabrese.

Le attrazioni di Caccuri sono numerose e affascinanti. Al centro del borgo troneggia il maestoso Castello di Caccuri, che da un’elevazione di 650 metri sovraintende alla vita della comunità. Le sue origini risalgono al VI secolo d.C., quando fu costruito come fortezza militare dai Bizantini. Nel corso dei secoli successivi, è stato dimora di nobili famiglie feudali, passando di mano in mano tra diverse casate prestigiose. La struttura del castello è stata rimaneggiata più volte nel corso del tempo, con l’ultima trasformazione avvenuta durante il periodo dei Cavalcanti nel XVIII secolo, culminata con l’edificazione della Torre Mastrigli, che oggi caratterizza lo skyline del borgo e fa parte dello stemma comunale.

L’atmosfera fiabesca di Caccuri è ulteriormente arricchita dal fatto che il Castello è ora uno dei luoghi storici in cui è possibile soggiornare, permettendo ai visitatori di immergersi completamente nell’atmosfera di un tempo passato, tra gli appartamenti silenziosi che raccontano meravigliose storie di amore nobiliare. La Cappella Palatina, dedicata a Santa Barbara, offre un contesto unico per matrimoni romantici, con gli ambienti seicenteschi e opere d’arte della Scuola Napoletana del ‘600, come la Maddalena Penitente di Spadaro e la Benedizione di San Tommaso D’Aquino di Muratori.

Ai piedi del Castello si estende la splendida Villa Comunale, oggi sede del municipio, circondata da un ampio parco popolato da maestosi pini e suggestive formazioni rocciose, vere opere d’arte naturali. Ancora visibili nel borgo sono gli antichi ingressi principali che un tempo difendevano il villaggio fortificato: la Porta Grande, ora Piazza Umberto I, la Porta Piccola, nelle vicinanze del Santuario di San Rocco, e la più recente Porta Nuova. La Badia di S. Maria del Soccorso o della Riforma, fondata nel XVI secolo dal frate domenicano Andrea da Gimigliano, rappresenta uno dei siti religiosi più significativi del borgo. Adiacente al convento dei Domenicani, la Badia ospita opere di inestimabile valore culturale, come la statua di S. Domenico, l’acquasantiera in marmo verde, la tela Madonna del Rosario e la Cappella Gentilizia dei duchi Cavalcanti.

All’interno del complesso monumentale di S. Maria del Soccorso si trova la Cappella della Congrega del Santissimo Rosario, un gioiello dell’arte caccurese. La cappella concede l’indulgenza plenaria dal 1679, e ospita ancora la preziosa bolla papale di Innocenzo XI. Mecenati della sua costruzione furono nuovamente i Cavalcanti, i quali impreziosirono la cappella con superbe decorazioni. L’elenco delle meraviglie architettoniche religiose di Caccuri include anche la Chiesa Matrice, di origine medievale, e il Santuario di San Rocco, eretto nel 1908 in onore del Santo Patrono del paese. Il santuario si trova a breve distanza da Via Murotto, che corre accanto al tracciato delle antiche mura difensive di Caccuri.

Per coloro che desiderano coniugare l’esplorazione culturale con un profondo contatto con la natura, Caccuri offre un territorio tutto da scoprire. I dintorni del borgo rappresentano un paradiso di flora e fauna, mentre il vicino Parco Nazionale della Sila, patrimonio dell’UNESCO, è celebre per la sua straordinaria biodiversità. Un’escursione attraverso i suoi panorami naturali permette di apprezzare al meglio le meraviglie offerte dalla natura calabrese.