Calabria Verde: Valorizzazione dei siti archeologici calabresi

Castello Normanno Svevo a Nicastro
Castello Normanno Svevo a Nicastro

Accordo tra Calabria Verde e il ministero dei beni culturali per la tutela del patrimonio regionale

Storia, paesaggio e cultura sono gli elementi che caratterizzano il territorio calabrese. Calabria Verde, in collaborazione con il Segretariato Regionale del Ministero dei Beni Culturali per la Calabria, si pone al centro della tutela del patrimonio culturale della regione. Ai sensi dell’accordo appena firmato, Calabria Verde si occuperà del miglioramento e del restauro di 59 importanti siti archeologici sparsi in tutta la regione. Questi siti verranno sottoposti a una pulizia e a un restauro accurati nei prossimi giorni, garantendo la loro conservazione sotto la scrupolosa cura di Calabria Verde.

In una nota, Giuseppe Oliva, Direttore Generale dell’ente strumentale regionale, si è espresso felice per il rinnovo della convenzione 2023 con il Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, rappresentato dal Segretario Regionale MiC Calabria, Fabrizio Sudano.

Calabria Verde fornirà manodopera idraulico-forestale, ripulendo i siti archeologici dalla vegetazione infestante e dalle erbacce, proteggendoli da eventuali rischi di incendio e rendendoli accessibili ai visitatori in massima sicurezza.

Dopo le attività svolte durante il periodo di restrizioni legate alla pandemia, i prossimi mesi vedranno un ritorno alla piena accessibilità dei siti archeologici calabresi. Questi siti, che comprendono parchi, aree archeologiche e luoghi culturali risalenti alla Magna Grecia, si trovano in tutte e cinque le province della Calabria, spesso nelle vicinanze delle rinomate zone balneari e montane.

Nel territorio di Catanzaro, verranno oggetto di riqualificazione siti come lo Scolacium a Roccelletta di Borgia, le Terme Romane ad Acconia di Curinga, il parco e l’Abbazia Benedettina, il Bastione di Malta e il Castello Normanno-Svevo a Lamezia Terme, Cassiodoro a Copanello di Stalettì, l’Area archeologica e la chiesa bizantina e il Castel S. Angelo di Tiriolo, l’Abbazia di Corazzo a Carlopoli e la Grangia di Montauro.

Nella provincia di Cosenza, gli interventi di Calabria Verde riguarderanno località come “Lista e San Nicola” ad Amendolara, Persinace a Nocara, il sito Torre Mordillo a Spezzano Albanese, il sito Palecastro-Blanda a Tortora, l’Area archeologica di Francavilla Marittima, il parco Broglio a Trebisacce, le Grotte di Cassano Ionio, il centro Pruja a Torrevecchia, il Ponte Annibale a Scigliano, l’area Pauciuri a Malvito, il parco Laos a S. Maria del Cedro, il mausoleo-parco archeologico e i ruderi di Cirella a Diamante, il parco archeologico di Sibari, la villa romana e l’area archeologica di Roggiano Gravina, l’area Castiglione a Paludi e il complesso naturalistico ed archeologico delle grotte del Romito a Papasidero.

A Crotone verrà ripulita l’area archeologica urbana della città capoluogo, così come il parco di Capo Colonna, le Castella di Isola Capo Rizzuto, l’area archeologica di Cremissa a Cirò Marina e il parco di Acherentia a Cerenzia.

Nella provincia di Vibo Valentia, gli interventi di Calabria Verde si concentreranno sul parco urbano Hipponion e sul castello normanno-svevo nel capoluogo, nonché sul parco archeologico di Mileto.

Nel reggino, saranno oggetto di interventi la cattedrale Isodia e il castello normanno di Bova, Forte Siacci a Campo Calabro, il borgo antico e la villa romana a Casignana, la necropoli di Gerace, la grotta S. Elia a Melicuccà, il parco archeologico della villa romana del Naniglio a Gioiosa Jonica, il teatro di Marina di Gioiosa, il parco Mella ad Oppido Mamertina, il parco Tauriani a Palmi, l’Antica Medma a Rosarno, l’area Kaulon di Monasterace, le aree archeologiche di Bova Marina e Cattolica di Stilo, i siti archeo-urbani e l’ex polveriera Forte Sbarre di Reggio Calabria, Castellace di Portigliola, il parco Epizefiri di Locri, l’area archeologica Santa Maria Tridetti a Staiti, l’area Altanum di San Giorgio di Morgeto e la contrada Pietra di Gioia Tauro.

“Le attività realizzate in amministrazione diretta da Calabria Verde, oltre a contribuire al decoro, sono prioritariamente finalizzate alla prevenzione degli incendi”, conclude la nota, “poiché i reperti riportati alla luce potrebbero subire danni a causa di tali eventi”.

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