Preservare il passato: Catanzaro si impegna per la valorizzazione dei reperti
Un evento di straordinaria importanza ha bloccato il cantiere della metropolitana di superficie di Catanzaro. Durante i lavori, sono stati rinvenuti dei reperti archeologici eccezionali, gettando una nuova luce sulla storia millenaria della città.
Il cantiere, fino ad ora centro delle attenzioni per i lavori della metropolitana di superficie, si è improvvisamente trasformato in un sito archeologico unico. Tracce di edifici risalenti al IV secolo a.C. hanno fatto la loro comparsa, insieme a reperti di epoca classica, forse di origini attiche. Tuttavia, la vera sorpresa è stata una pressa per l’olio d’oliva medievale, risalente al XIII-XIV secolo, che ha svelato stratificazioni di vari insediamenti nel corso dei secoli.
L’incontro di ieri, a cui hanno partecipato autorità locali, rappresentanti dell’azienda esecutrice e dirigenti dei lavori, ha messo in luce la necessità di decisioni ponderate per la conservazione di questo tesoro archeologico.
Successivamente, sono intervenuti il Sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, l’Assessore ai Lavori Pubblici, Raffaele Scalise, il nuovo Responsabile Unico del Progetto della Regione Calabria, Claudio Moroni, e altri rappresentanti istituzionali. L’Amministrazione Comunale ha espresso il suo impegno nel massimizzare la valorizzazione di queste scoperte archeologiche, collaborando strettamente con le autorità regionali e tutti gli attori coinvolti nel progetto della metropolitana di superficie.
Seguendo le indicazioni della Soprintendenza e con la cooperazione dell’azienda esecutrice e della direzione dei lavori, l’Amministrazione Comunale auspica la creazione di un parco pubblico dedicato. Questo spazio accoglierà i reperti, rendendoli accessibili alla comunità e ai turisti nel miglior modo possibile, contribuendo così a preservare e condividere la ricca storia di Catanzaro
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