Tallini rientra in aula di Consiglio regionale dopo la revoca degli arresti

cambiavento
Domenico Tallini

Domenico Tallini, dopo la revoca del suo arresto disposto dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, a seguito dell‘operazione Farmabusiness, è rientrato in Consiglio regionale, con la funzione di semplice consigliere. In seguito al suo arresto infatti l’ex presidente del Consiglio regionale aveva posto le sue dimissioni.

La sentenza del Tribunale della Libertà di Catanzaro ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare nei suoi confronti. Tallini era indagato per concorso esterno e voto di scambio politico mafioso.

Le dichiarazioni di Domenico Tallini

“Non è facile prendere la parola in quest’aula – ha dichiarato Tallini – dopo le tristi vicende che mi hanno riguardato. Una vicenda surreale, un brutto incubo, una sorta di film dell’orrore, che non auguro a nessuno, nato da accuse infamanti e senza fondamento”.

“Posso gridare – dichiara ancora Tallini in aula del Consiglio – forte in quest’aula che non ho mai tradito la vostra fiducia. Io sono lontano anni luce dagli ambienti criminali. Io disprezzo la ‘ndrangheta e la considero la principale causa di arretratezza della nostra terra”.

“Tengo a dire – aggiunge Tallini – che non sono animato da nessuno spirito di rivalsa. Non serbo alcun rancore nei confronti di chi ha emesso e chiesto per me l’infamante provvedimento della misura restrittiva ai domiciliari sulla base di accuse inconsistenti, discutibili, superficiali, e di conclusioni investigative basate sul nulla. Ma guai a delegittimare la Magistratura, nemmeno quando si è vittime come nel caso mio”.

“La Magistratura – dichiara ancora Tallini – rimane un baluardo nella lotta alle mafie e alla illegalità. Per questo motivo ho parlato di abbagli, di errori, di errate interpretazioni, di mancati approfondimenti, facendo salva la buona fede di una Procura ed escludendo così ogni ipotesi di inchiesta ad orologeria o di afflato politico”.

“Mi sono sotto sottoposto al giudizio del Tribunale del Riesame – aggiunge Tallini – che non mi ha soltanto restituito la libertà, ma ha anche annullato in toto l’ordinanza della misura cautelare. Attendo con serenità le motivazioni del Giudice terzo che evidentemente, ha ritenuto insufficienti, se non inesistenti, gli elementi che hanno indotto la Procura ad un provvedimento tanto umiliante”.

“Non avrò un attimo di pace – conclude Tallini – fino a quando non avrò dimostrato la mia assoluta estraneità ai fatti criminali ai quali sono stato ingiustamente accostato, fino a quando non mi sarà restituita totalmente la mia onorabilità”.

Applauso in aula per le parole di Tallini

“È stato un momento altamente emozionante. L’applauso dell’aula mi ha restituito la fiducia che, in quest’ultimo periodo, è stata minata da eventi giudiziari che hanno destabilizzato psicologicamente e fisicamente la mia persona. La vicinanza manifestatami dai tanti colleghi – ammette Domenico Tallini – nel corso della seduta odierna, si ricongiunge con le diverse attestazioni di stima e affetto ricevute nel momento più difficile della mia storia politica e personale”.

Leggi anche – Sgarbi difende Tallini: «Pesca a strascico di Gratteri!»

Operazione Farmabusiness, Gratteri: «Tallini sosteneva le cosche in cambio di voti» -.