Materia Festival e accesso (negato) ai disabili, sfogo dell’artista calabrese Luca Viapiana sui social

Luca Viapiana, artista catanzarese
Luca Viapiana, artista catanzarese

Qualche giorno fa a Catanzaro si è conclusa la VI edizione del Materia Indipendent Design Festival. Ecco che sui social arriva lo sfogo (lucido, costruttivo e puntuale) dell’artista calabrese Luca Viapiana, dal 2002 tetraplegico a causa di un incidente stradale. L’artista è rimasto sconcertato nell’apprendere la notizia che la manifestazione non sarebbe stata fruibile da persone in sedia a rotelle o con altre specificità. Questo per via della totale inaccessibilità della location scelta per ospitare l’evento, lo storico Palazzo Fazzari di Catanzaro.

Luca Viapiana: “Nel corso di Altrove Festival mi ero trovato nella medesima situazione”

Già qualche anno fa – scrive Luca sui social – nel corso di Altrove Festival, mi ero trovato nella medesima situazione”.

Eppure l’ambito creativo – dichiara l’artista calabrese – dovrebbe essere per sua natura il più aperto, il più recettivo e trasversale”.

Le diverse segnalazioni (inascoltate) di Luca Viapiana

Già “in quell’occasione avevo segnalato il tutto e il fatto – prosegue Viapiana – che io sia ancora qui a parlare la dice lunga sull’efficacia dei miei contributi. Perché di questo si tratta, di meri contributi al servizio di una coscienza condivisa, provenienti da una persona che vuole bene al luogo in cui è nato e non accetta di vederlo arrendersi, avvalendosi della facoltà di non pensare”.

Il Palazzo Fazzari non rispetta gli standard europei minimi di accessibilità

Materia Festival è una manifestazione che ha l’obiettivo principe di promuovere la cultura del design in Calabria e nel Mediterraneo. È un evento che si ripete ogni anno a Catanzaro da ben sei anni, con l’intento di connettere artigianato e innovazione, in una rete territoriale. Barriere architettoniche che impediscano l’accesso a tutti poste proprio in una manifestazione del genere fa davvero specie. Ancor di più se si pensa che è un evento patrocinato e finanziato dal Comune di Catanzaro.

Ragionevolmente parlando, la questione non doveva neanche sussistere. Il Palazzo– spiega l’artista calabrese – non rispettava gli standard europei minimi di accessibilità. Il Comune, di concerto con gli organizzatori dell’evento, avrebbe dovuto individuare a monte una diversa soluzione!”.

Viapiana: “Il Comune ha utilizzato soldi pubblici ma mi ha negato arbitrariamente la possibilità di fruirne”

Legalmente parlando – prosegue sui social Viapiana – il Comune di Catanzaro ha sostenuto ed organizzato una manifestazione utilizzando soldi pubblici ma mi ha negato arbitrariamente la possibilità di fruirne”.

Il Comune ha provveduto a ristrutturare gli spazi ospitanti l’evento ma i locali sono totalmente sprovvisti di un sistema di accesso che rispetti la normativa della Comunità Europea

“Gli spazi ospitanti l’evento, – evidenzia l’artista – di pertinenza comunale, sono stati recentemente ristrutturati dal Comune a sue spese. Nonostante la ristrutturazione sia costata 500 mila euro (400 mila per gli interventi strutturali e 100 mila per gli arredi), i locali sono totalmente sprovvisti di un sistema di accesso che rispetti la normativa imposta dalla Comunità Europea”.

“L’Agenda del Cambiamento” e la funzione di inclusione sociale destinata in via prioritaria all’immobile: che fine hanno fatto questi obiettivi vincolanti?

“I fondi utilizzati – spiega ancora Viapiana – sono stati attinti da Agenda Urbana Catanzaro, – L’Agenda del Cambiamento – che, incredibilmente, per erogare la cifra imponeva all’Amministrazione Comunale di destinare in via prioritaria l’immobile di una funzione di inclusione sociale in linea con gli obblighi imposti dal POR 2014/2020″.

Ciò – scrive Luca sui social – va ad aggravare la posizione di un’Amministrazione che ha investito su una struttura senza però renderla accessibile e quindi fruibile dalla collettività tutta”.

Di chi è la responsabilità di queste scelte?

Di chi è la responsabilità di queste scelte? Parliamone. Ho subito per l’ennesima volta – ecco lo sfogo di Luca Viapiana – un danno ingiusto passibile di risarcimento e agevolmente accertabile nelle sedi opportune ex art. 2043 Codice Civile. Ma perché? Visto che è difficile anche solo discuterne, ed in genere mi scontro con imbarazzanti silenzi, alla luce dei fatti credo sia opportuno chiarire che io non sono un garantista che non vede l’ora di perder tempo dietro alle negligenze altrui, né il portavoce di una minoranza. Io non sono un grattacapo dell’ultima ora, né un problema collaterale, né tantomeno, l’Altro”.

Luca Viapiana: “Sono un cittadino pensante con doveri e diritti!”

“Io sono un cittadino pensante con doveri e diritti. Sono uno – sottolinea Viapiana – che non si è mai risparmiato, nel tentavi di offrire alla sua città la sua parte migliore, senza mai chiedere un euro a nessuno. E mi fanno sorridere le scuse goffe di chi dice di capire mentre pone in essere comportamenti che vanno a consolidare uno status quo obsoleto. Ogni episodio di mancata percezione dell’Individuo non ha nulla di episodico, anzi racconta qualcosa di molto più ampio, racconta l’ennesima occasione che la Comunità ha perso!”.

Luca Viapiana, artista catanzarese

“Perché anche le dinamiche granitiche di un contesto sociale che non vuole affrancarsi da se stesso, e tira avanti rinnovando ciclicamente i propri strumenti di autoconservazione, si sgretolerebbero dinanzi alla potenza creatrice di un gruppo di Individui che scegliesse di scegliere. E tutti noi dovremmo averlo capito da tempo!”. Scrive Luca sul social network di Facebook. E ci lascia un prezioso contributo ancora una volta in dono, facendoci riflettere sul dovere che tutti noi abbiamo nei confronti di una Comunità che non può e non deve essere sempre e solo alla portata dei soliti pochi noti.