Due scafisti egiziani arrestati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, dopo aver trasportato 61 migranti iraniani ed iracheni dalla Turchia all’Italia
Nella giornata di venerdì 30 settembre, la Squadra Mobile di Crotone e i militari della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Crotone hanno individuato e arrestato due cittadini egiziani in relazione a un recente sbarco di migranti sulle coste italiane. Gli individui sono stati indagati per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, poiché sono stati identificati come gli scafisti responsabili del trasporto di un gruppo di migranti dalla Turchia all’Italia.
Tutto è cominciato nella tarda mattinata del 29 settembre, quando 61 migranti di nazionalità iraniana ed irachena sono giunti nel porto di Crotone a bordo di un’imbarcazione a vela. Questa imbarcazione è stata intercettata al largo dalle autorità locali, tra cui la Capitaneria di Porto e i militari della Guardia di Finanza, che hanno prontamente agito per assicurare la sicurezza dei migranti.
Sin dall’arrivo dei migranti, l’attenzione degli investigatori si è focalizzata su due individui di nazionalità egiziana, che si erano distaccati dal gruppo dei migranti. Gli agenti hanno quindi proceduto con un controllo dei documenti di questi due individui, e da questa analisi sono emersi elementi cruciali che hanno permesso di identificarli come i responsabili dello sbarco e dei trasporti precedenti. Questa identificazione è stata ulteriormente confermata dalle testimonianze fornite da alcuni dei migranti presenti.
In seguito ai risultati delle indagini, i due egiziani sono stati immediatamente arrestati e condotti presso la Casa Circondariale locale. Da lì, sono stati messi a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone, che procederà con le ulteriori fasi dell’inchiesta e delle eventuali azioni legali.
Questo arresto rappresenta un passo importante nella lotta contro il traffico di esseri umani e l’immigrazione clandestina. Le autorità italiane continuano a impegnarsi per garantire la sicurezza e per perseguire coloro che cercano di sfruttare la loro vulnerabilità per scopi illegali.
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