Arrestati due uomini per furto aggravato di materiale legnoso nel demanio pubblico, sequestrate motoseghe, autocarri e 50 quintali di legname senza documentazione
Il Comando dei Carabinieri Parco di Zagarise ha concluso con successo un’operazione mirata al contrasto del dilagante fenomeno di furto di legna nel demanio pubblico del comune di Petronà. Due individui, residenti rispettivamente a Petilia Policastro e Mesoraca, sono stati tratti in arresto dai militari dei Nuclei Carabinieri Parco di Zagarise, Cotronei, Monaco e Mezzocampo Savelli per furto aggravato di materiale legnoso.
Nel corso di un servizio di identificazione finalizzato a individuare e reprimere gli autori di furti di legna, i Carabinieri hanno sorpreso i due soggetti mentre utilizzavano motoseghe per sezionare una robusta pianta di faggio con un diametro di 80 cm. Parte del legname risultava già caricata su due autocarri cassonati, che sono stati rinvenuti sul luogo dell’illecito. Da notare che uno dei due uomini era già stato individuato la settimana precedente in compagnia di un complice, il quale riuscì a fuggire alla vista dei militari. In quell’occasione, l’autocarro, l’ascia e la legna furono sequestrati su disposizione del magistrato di turno.
Durante il tentativo di identificazione, i due individui hanno scaricato parte del materiale sui veicoli e, successivamente, hanno minacciato il Comandante del Nucleo di Zagarise prima di darsi alla fuga. Le autorità, con il supporto di varie pattuglie dei nuclei CC Parco di Cotronei, Mezzocampo-Savelli e Monaco, inviate dal Reparto CC P.N: “Sila”, insieme alla pattuglia di servizio 112 della Compagnia di Petilia Policastro, hanno avviato una ricerca per rintracciare i fuggitivi.
I due uomini sono stati individuati e catturati, uno presso un terreno di sua proprietà e l’altro presso la sua abitazione. Sono stati quindi accompagnati al Nucleo di Cotronei e arrestati per furto aggravato continuato di materiale legnoso di proprietà del comune di Marcedusa, situato nel territorio del Comune di Petronà. Inoltre, sono stati sequestrati motoseghe e autocarri, come stabilito dal magistrato di turno.
Durante la perquisizione del terreno del primo indagato, sono stati scoperti e posti sotto sequestro circa 50 quintali di materiale legnoso, privo di documentazione che ne giustificasse la provenienza e la detenzione. Gli indagati sono stati successivamente condotti al Tribunale di Crotone, dove, dopo l’ascolto dei testimoni e degli indiziati, l’arresto e il sequestro sono stati convalidati. Inoltre, è stato emesso un ordine di presentazione giornaliero alla Procura Generale per entrambi gli indagati.
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