Tre arresti domiciliari per furto di computer a Catanzaro Lido

Carabinieri Catanzaro
Carabinieri Catanzaro

Furto aggravato a Catanzaro Lido: Tre soggetti in regime di arresti domiciliari

Nel corso delle prime ore del 10 luglio 2023, le forze dell’ordine della Stazione di Catanzaro Lido, in stretta collaborazione con i militari delle Stazioni di Giugliano in Campania, Grumo Nevano e Cesa, hanno proceduto all’esecuzione di tre ordinanze di applicazione di misura cautelare personale degli arresti domiciliari emessa dal Tribunale Ordinario di Catanzaro, sezione G.I.P./G.U.P. Le misure riguardano tre individui che, in data 18 febbraio 2023, hanno commesso il reato di furto aggravato.

Dopo un’accurata attività di indagine, i carabinieri hanno scoperto che i tre individui, tutti originari della Campania, hanno agito in concorso tra di loro per sottrarre tre computer di marca Apple, dal valore complessivo di circa 3900 euro, da un esercizio commerciale situato a Catanzaro Lido. Le telecamere di videosorveglianza installate nel negozio di elettrodomestici hanno consentito di ricostruire la dinamica del furto.

Gli arrestati, dopo aver completato le formalità di rito, sono stati condotti presso le rispettive abitazioni, dove trascorreranno il periodo di detenzione in regime di arresti domiciliari. Questa misura restrittiva implicherà per loro l’obbligo di rimanere reclusi all’interno delle proprie residenze per il tempo stabilito dalla magistratura, limitando così la loro libertà di movimento.

L’operazione congiunta delle forze dell’ordine coinvolte ha dimostrato l’importanza della sinergia e della collaborazione tra le diverse sedi operative nella lotta contro il crimine. L’attenta attività di indagine condotta dai carabinieri ha consentito di ottenere le prove necessarie per giungere all’identificazione e all’arresto dei responsabili del furto.

Il furto aggravato rappresenta un reato grave, che le autorità competenti si impegnano a perseguire con fermezza. Grazie all’analisi delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza, è stato possibile ricostruire la sequenza degli eventi e raccogliere elementi probatori solidi per supportare l’accusa nei confronti dei tre soggetti coinvolti.

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