La Corea del Sud vieta la carne dei cani e gli animalisti esultano

Giornata mondiale del cane
Giornata mondiale del cane

Il parlamento della Corea del Sud ha stabilito che da oggi in poi non si potrà più consumare la carne dei cani.

Una vittoria degli animalisti che da sempre si battono per eliminare questa usanza molto radicata nella cultura del Paese.

Ovviamente non sono mancate le proteste degli allevatori e dei tradizionalisti più intransigenti che da sempre usano macellare i cani per un fattore culturale.

Chi dovesse essere colto nel vendere o macellare avrà una sanzione pari a 21mila euro, ovviamente in moneta locale, e una reclusione fino a tre anni di carcere.

Sebbene sia una tradizione molto diffusa, i giovani coreani non gradiscono questo uso, stimolati da una cultura occidentale che vede nei quattro zampe degli animali da compagnia e non sicuramente come cibo.

Senza falsi moralismi, mangiare il cane o il maiale non dovrebbe fare differenza.

È sicuramente un discorso di etica che fonda le sue radici e ragioni in culture differenti.

Lo smantellamento degli allevamenti di macellazione dei cani avverrà gradualmente e sicuramente non senza polemiche o magari abusi.

Gli animalisti hanno fatto campagne aggressive per porre fine a questa pratica facendo video e petizioni di denuncia. Il coinvolgimento è avvenuto tramite rete, ma anche sit in presso le rivendite dove i poveri animali erano ammassati in gabbie, umiliati.

Vedremo a cosa porterà questa nuova legge e se vi saranno rimostranze contrarie pubbliche.

Anche in Italia sono partite diverse rimostranze contro il consumo di carne di cane e le adesioni sono state numerose.

Per il momento i nostri simpatici amici pelosi possono vivere più sereni invece di soffrire e morire di una morte certamente cruenta.

Branco, cani (archivio)

https://www.calabriamagnifica.it/ambiente-e-territorio/achille-cane-randagio-salvato-da-un-tumore-di-800-grammi-cerca-ora-casa/