Operazione “MARTINGALA”: confiscati beni di oltre 18 milioni di euro legati alla ‘Ndrangheta

Guardia di Finanza Reggio Calabria
Guardia di Finanza Reggio Calabria

Confiscato un ampio patrimonio nell’operazione “MARTINGALA” legato a un imprenditore, coinvolte 5 imprese, 7 immobili, 2 autovetture, e 27 orologi di lusso

REGGIO CALABRIA, 20 SETT 2023- Le autorità di Reggio Calabria stanno mettendo in atto un provvedimento di confisca dei beni del valore stimato di oltre 18 milioni di euro, riconducibili a un imprenditore reggino considerato una figura di spicco della ‘ndrangheta nel settore della distribuzione commerciale. Questa azione è il risultato di una vasta operazione denominata “MARTINGALA” condotta dalla Direzione Investigativa Antimafia (DIA) e dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Reggio Calabria.

L’imprenditore in questione è stato rinviato a giudizio per una serie di gravi reati, tra cui l’associazione di stampo mafioso, il trasferimento fraudolento di valori, l’estorsione, la bancarotta, l’usura e il reimpiego di denaro di provenienza illecita in attività economiche e finanziarie. Inoltre, è stato accusato di agevolare gli interessi della ‘ndrangheta.

Le indagini, ancora in corso, hanno rivelato che questo imprenditore era un elemento chiave per gli interessi economici e finanziari dell’organizzazione criminale e operava in stretta connessione con essa. Gestiva diverse imprese nel settore della distribuzione commerciale, formalmente intestate a prestanome per evitare l’applicazione di misure giudiziarie a carattere patrimoniale. Queste imprese erano utilizzate per riciclare ingenti somme di denaro di provenienza illecita.

Nel luglio 2022, l’imprenditore è stato sottoposto a custodia cautelare nell’ambito dell’operazione “Planning”, anch’essa risultato delle indagini della DIA e del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Reggio Calabria. Era accusato di intestazione fittizia e reimpiego di capitali illeciti.

A seguito delle scoperte emerse dall’operazione “MARTINGALA” e dalle indagini connesse, la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, insieme alla locale Direzione Distrettuale Antimafia, ha incaricato il Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata (G.I.C.O.) della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, lo S.C.I.C.O. e il Centro Operativo D.I.A. di condurre un’indagine patrimoniale contro l’imprenditore.

L’indagine ha portato alla luce un’enorme discrepanza tra i beni e le disponibilità finanziarie dell’imprenditore e le sue dichiarazioni fiscali. Questo ha portato alla decisione della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria di emettere un provvedimento di confisca. La confisca riguarda l’intero compendio aziendale di 5 imprese operanti nei settori del commercio di elettrodomestici ed immobiliare, 7 immobili, 2 autovetture, 27 orologi di lusso, preziosi e 147.000 euro in contanti, oltre alle disponibilità finanziarie, per un valore complessivo stimato in oltre 18 milioni di euro.

Parallelamente, l’imprenditore è stato sottoposto alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per un periodo di tre anni, con l’obbligo di risiedere nel suo comune di residenza o di dimora abituale.

Questo importante passo nella lotta contro la ‘ndrangheta dimostra l’impegno delle autorità locali e nazionali nel contrastare la criminalità organizzata e ripristinare legalità e competitività nel mercato, incoraggiando gli investimenti e lo sviluppo economico che sono stati a lungo ostacolati dalle attività illecite delle consorterie mafiose.