Pietra d’inciampo a Nicotera: onore a Sesto Pantaleone

onore a Sesto Pantaleone
onore a Sesto Pantaleone

Una cerimonia commovente organizzata dall’istituto Omnicomprensivo ‘B. Vinci’ di Nicotera e il comune di Limbadi, in onore del Finanziere Sesto Pantaleone, catturato dai nazisti nel 1944 e deportato a Dachau

In una commovente cerimonia tenutasi il 31 gennaio 2024 presso la scuola Secondaria di I Grado dell’Istituto Omnicomprensivo “B. Vinci” di Nicotera, insieme al Comune di Limbadi, è stata posata una Pietra d’Inciampo in onore del Finanziere SESTO Pantaleone, classe 1924. Un gesto simbolico e toccante per ricordare un eroe della nostra storia, arruolatosi nella Regia Guardia di Finanza nel 1943 e deportato nel campo di concentramento di Dachau nel 1944, dove perse la vita il 13 gennaio del 1945 con la matricola di prigioniero n. 70859.

La storia di Pantaleone è intrisa di coraggio e sacrificio, rappresentando la dolorosa realtà di migliaia di italiani, militari e civili, internati nei campi di lavoro nazisti dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. Il gruppo più numeroso tra di loro, gli “Internati Militari Italiani” (IMI), comprendeva oltre cinquemila finanzieri dei Battaglioni mobilitati, di cui 230 persero la vita in prigionia. Questi uomini, catturati dai nazisti in diversi territori, furono esclusi dalle tutele previste dalla convenzione di Ginevra del 1929, diventando forza lavoro per l’economia del Terzo Reich.

L’iniziativa della Pietra d’Inciampo, ideata dall’artista tedesco Gunter Demnig, ha trovato terreno anche nelle strade di Nicotera, davanti alla scuola dove Pantaleone un tempo studiò. Più di 71.000 di queste pietre, disseminate in città di tutta Europa, commemorano cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti. La targa d’ottone incisa sulla pietra riporta il nome, l’anno di nascita, la data e il luogo di deportazione, e la data di morte se nota. Questo gesto, oltre a preservare la memoria delle vittime del Terzo Reich, mira a restituire un’identità individuale a chi fu ridotto a un numero nei campi di concentramento. L'”inciampo” è un richiamo visivo e mentale, uno stimolo alla riflessione per coloro che vi passano vicino.

Alla cerimonia hanno partecipato non solo gli studenti della scuola, ma anche il Sindaco di Limbadi, Pantaleone Mercuri, la nipote del Finanziere, Rosalba Sesto, la Dirigente dell’Istituto Omnicomprensivo “B. Vinci”, Marisa Piro, e rappresentanti delle Forze Armate, della Guardia di Finanza e dell’Associazione Nazionale dei Finanzieri d’Italia. Questo evento ha dimostrato il profondo legame tra le istituzioni e la comunità, unendo tutti nel ricordo di chi ha dato la vita per la libertà e la giustizia. Una testimonianza tangibile della forza dell’unità e della memoria, affinché il sacrificio di Pantaleone e di tanti altri non venga mai dimenticato.