Quattro dirigenti regionali e funzionari Arpacal sospesi per presunte attività illecite nell’impianto di compostaggio a Vazzano
SERRA SAN BRUNO (VV), 20 APR 2024 – Le forze dell’ordine hanno messo in atto un’azione senza precedenti, segnando un importante passo avanti nell’indagine sul presunto coinvolgimento di alti funzionari regionali in un giro di attività illecite legate alla gestione dei rifiuti. I Carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, supportati dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (NIPAAF) di Vibo Valentia, hanno eseguito un’ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Vibo su richiesta del Procuratore Camillo Falvo e del sostituto co-titolare delle indagini.
L’ordinanza ha colpito due dirigenti della Regione Calabria e due funzionari dell’Arpacal, che sono stati sospesi dal servizio per un mese. Questa azione segue un’indagine che ha portato alla luce gravi indizi di colpevolezza lo scorso mese di marzo. Gli indagati, secondo quanto emerso, avrebbero favorito attivamente l’aumento del flusso di rifiuti nell’impianto di compostaggio di Vazzano, situato nella provincia di Vibo Valentia.
Le attività illecite coinvolte sembrano essere state agevolate dai funzionari regionali, che avrebbero concesso e agevolato l’ingresso di quantità maggiori di rifiuti nell’impianto. Questo comportamento non solo ha violato le normative ambientali, ma ha anche alimentato una serie di attività illegali, gettando discredito sul sistema di gestione dei rifiuti nella regione.
Il provvedimento di sospensione dei funzionari coinvolti è stato accolto con interesse e sollievo da parte dell’opinione pubblica, che da tempo chiedeva azioni concrete per affrontare la questione dei rifiuti e le presunte collusioni nel settore. Resta da vedere come si evolveranno le indagini e quali ulteriori sviluppi porteranno alla luce, poiché la situazione potrebbe coinvolgere altri attori e rivelare un quadro più complesso di quanto precedentemente immaginato.
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