Scoperte coltivazioni di canapa indiana illecite a Lamezia Terme

Canapa indiana sequestro Lamezia Terme
Canapa indiana sequestro Lamezia Terme

CATANZARO, 5 SETT 2023 – La Guardia di Finanza continua a compiere progressi significativi nella sua lotta contro il commercio illecito di sostanze stupefacenti. In un’operazione in corso da mesi, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, in collaborazione con il Corpo aereo, ha scoperto e sequestrato diverse coltivazioni illecite di canapa indiana nella zona boschiva di località Mitoio di Lamezia Terme.

È fondamentale sottolineare che nessuna responsabilità è stata attribuita ai soggetti coinvolti nell’indagine o agli imputati in questo momento, e tutte le informazioni fornite riguardo al procedimento penale in corso rispettano il diritto delle persone coinvolte a non essere considerate colpevoli fino a prova contraria con una sentenza o un decreto penale di condanna irrevocabili.

L’attività investigativa delle Guardia di Finanza ha avuto inizio ad agosto, quando una piantagione contenente ben 410 piante di canapa indiana è stata scoperta e il suo responsabile è stato arrestato. Questo ha segnato l’inizio di una serie di operazioni senza soluzione di continuità.

Nel corso di tali operazioni, che hanno coinvolto una rigorosa sorveglianza aerea da parte del Corpo aereo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme, sono state individuate altre tre coltivazioni illecite di canapa indiana nella stessa zona boschiva di Mitoio di Lamezia Terme. In totale, sono state rinvenute 266 piante con altezza variabile tra 1,50 e 2,50 metri.

Le operazioni sono iniziate con le ricognizioni effettuate dalla Sezione Aerea a bordo degli elicotteri. L’equipaggio ha prontamente segnalato la presenza di piante sospette in varie aree della località montana. Le pattuglie del Gruppo di Lamezia Terme hanno quindi condotto perlustrazioni nelle zone segnalate, raggiungendo luoghi impervi e di difficile accesso. Qui, tra la fitta vegetazione, hanno scoperto le piante di cannabis indica, irrigate tramite sofisticati impianti creati dall’azione umana e regolati da temporizzatori elettronici.

Dopo il rinvenimento, i finanzieri hanno effettuato una campionatura delle piante per condurre successive analisi di laboratorio e hanno distrutto il resto con l’autorizzazione del Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica di Lamezia Terme.

Si stima che la sostanza stupefacente che sarebbe stata ricavata da queste piante di canapa indiana avrebbe potuto fruttare agli spacciatori un guadagno di circa 200.000 euro. Le Guardia di Finanza continueranno a perseguire con determinazione tali attività illegali e a collaborare con le autorità competenti per garantire la sicurezza e il rispetto delle leggi nella comunità.

Questo articolo è stato rielaborato per rispettare la privacy e la presunzione di innocenza dei soggetti coinvolti nell’indagine in corso.