Università della Calabria: studente denunciato per detenzione di marijuana e hashish

Polizia, unità cinofila
Polizia, unità cinofila

Rinvenuti marijuana, hashish e materiale da confezionamento nell alloggio di uno studente

La Squadra Mobile ha portato avanti un’azione decisiva nel contrasto e nella repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti presso l’Università della Calabria. In seguito a un accurato servizio investigativo, il personale operante, con il prezioso supporto delle unità cinofile della Questura di Vibo Valentia, ha proceduto ai controlli all’interno degli alloggi destinati agli studenti universitari. Durante tale operazione, è individuato e denunciato uno studente universitari in possesso di sostanze stupefacenti, tra cui marijuana e hashish. Oltre alle droghe, sono stati scoperti bilancini di precisione e materiale per il confezionamento delle sostanze, indicando una possibile attività di spaccio all’interno dell’ambiente universitario da parte di alcuni studenti.

Di conseguenza, uno studente universitario è stato denunciato in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti. Questo segnale chiaro inviato dalla Squadra Mobile dimostra la sua determinazione nel porre fine alle attività illegali di spaccio che minacciano la sicurezza e il benessere della comunità universitaria.

L’operazione ha avuto un ruolo fondamentale nell’effettivo contrasto delle attività illegali all’interno dell’Università della Calabria, garantendo un ambiente più sicuro e favorevole agli studenti e al personale. Inoltre, testimonia l’importanza di un’azione sinergica tra diverse forze dell’ordine e l’utilizzo di risorse specializzate, come le unità cinofile, per individuare con efficacia le sostanze illecite.

La collaborazione tra le forze dell’ordine e l’istituzione universitaria risulta essere cruciale nel mantenere uno spazio accademico sicuro e garantire che gli studenti possano concentrarsi sulle loro attività di studio e sviluppo personale senza il rischio di essere coinvolti in situazioni illegali. L’Università della Calabria potrà continuare a svolgere il suo ruolo di centro di apprendimento e crescita, offrendo un ambiente sano e protetto.

Si spera che quest’azione decisa e tempestiva abbia un effetto deterrente sulle attività illegali all’interno dell’ambiente universitario e che contribuisca a sensibilizzare gli studenti sull’importanza di una condotta etica e rispettosa delle leggi. Solo attraverso sforzi congiunti e una continua vigilanza sarà possibile garantire un ambiente universitario sicuro, accogliente e produttivo per tutti gli studenti e il personale.