Bolletta luce, mercato libero e risparmio energetico le soluzioni per pagare meno

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Le utenze domestiche sono una delle principali spese da sostenere all’interno del bilancio familiare, proprio per questo è bene adottare alcune soluzioni pratiche per ridurre i costi in bolletta.

La corrente elettrica è fondamentale nella vita odierna e la relativa bolletta è quella che registra le spese maggiori tra televisione, elettrodomestici, luce, dispositivi elettronici e molto altro ancora.

Per contenere i costi della bolletta luce è bene mettere in pratica una doppia azione, mirata da una parte a contenere i consumi, attraverso forme di risparmio energetico, dall’altra scegliendo la migliore tariffa per le proprie esigenze di consumo.

Il risparmio energetico può essere attuato attraverso diverse azioni pratiche, come l’utilizzo di elettrodomestici di elevata classe energetica, utilizzando lampadine a basso consumo e attraverso delle abitudini volte a evitare gli sprechi generalizzati di corrente elettrica.

Per contenere le spese della bolletta luce è importante anche scegliere la tariffa che è più adeguata alle proprie esigenze di utilizzo.

Il passaggio definitivo al mercato libero, che arriverà nel mese di luglio 2020, sta introducendo un ampio ventaglio di fornitori e distributori, che propongono tariffe e basi orarie differenti, in grado di fare ottenere un forte risparmio sulla bolletta.

Una dei principali operatori energetici in Italia è E.ON, azienda impegnata nella generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili e che opera nella vendita di soluzioni energetiche, con diverse offerte luce e gas caratterizzate da un’elevata economicità, con tariffe adeguate a ogni genere di utilizzo, e con particolare attenzione verso l’ambiente.

Come detto, la scelta di una tariffa nel mercato libero riguardante le forniture di luce e gas può portare a un risparmio annuo importante.

Altri accorgimenti legati al risparmio della spesa in bolletta sono di verificare, sulla fattura, se è stata assegnata la tariffa residente (D2), questo perché nel caso non sia stata effettuata la comunicazione di residenza presso l’abitazione, potrebbe essere stata assegnata una fornitura eccessiva per l’utilizzo residenziale.

Verificare anche che la potenza del contatore sia quella adatta alle proprie esigenze di utilizzo, un’errata soluzione potrebbe comportare un aggravio in bolletta fino a 80 euro annuali, mentre un altro fattore che genera risparmio sulla spesa finale è la domiciliazione bancaria delle utenze.

La classica spedizione della bolletta a casa determina, infine, un costo medio di emissione della fattura di circa 2 euro e un costo di pagamento del bollettino postale di 1,50 euro.