Sud sempre più povero: oltre 2 milioni di cittadini vivono senza reddito né casa, mentre in Italia 5,7 milioni di persone faticano a pagare spesa, affitti e bollette, secondo l’ultima rilevazione Istat
In Italia la crisi economica continua a colpire milioni di cittadini: secondo l’ultimo rapporto Istat, 5,7 milioni di persone faticano a sostenere le spese quotidiane, come la spesa, l’affitto e le bollette. La situazione è particolarmente grave nel Mezzogiorno, dove quasi 900mila famiglie vivono in povertà assoluta.
Il fenomeno rimane stabile rispetto agli anni precedenti, segnalando l’assenza di miglioramenti concreti nella condizione economica di chi già si trova in difficoltà. Nella platea degli indigenti rientrano famiglie e individui senza un reddito fisso, disoccupati di lungo periodo e persone prive di casa o di sostegni sociali. Nel 2024, secondo l’Istat, le famiglie in povertà assoluta sono state 2,2 milioni, pari a circa 5,7 milioni di cittadini.
La povertà assoluta colpisce l’8,4% delle famiglie italiane e il 9,8% della popolazione residente. La condizione è più grave tra le famiglie straniere: il 30,4% delle famiglie con almeno uno straniero vive in povertà assoluta, percentuale che sale al 35,2% nelle famiglie composte esclusivamente da stranieri, mentre tra le famiglie italiane la quota scende al 6,2%.
Geograficamente, il Mezzogiorno registra i livelli più alti: 886mila famiglie vivono in condizioni di povertà assoluta. Seguono il Nord-ovest con 595mila famiglie (8,1%) e il Nord-est con 395mila (7,6%). Il Centro Italia registra i valori più bassi, con 349mila famiglie (6,5%).
Accanto alla povertà assoluta, resta rilevante anche la povertà relativa: 2,8 milioni di famiglie, pari al 10,9%, vivono con risorse economiche molto limitate, costrette a far fronte a tutte le spese quotidiane. Tra gli individui, la povertà relativa riguarda il 14,9% della popolazione, in lieve crescita rispetto al 14,5% del 2023, coinvolgendo oltre 8,7 milioni di cittadini italiani e stranieri.
Il quadro delineato dai dati Istat conferma come la povertà, soprattutto nel Mezzogiorno, rimanga un’emergenza sociale e economica di grande portata, senza segnali concreti di miglioramento.
