Botricello: minacce e contenziosi, duello tra sindaco e costruttore

Simone Puccio
Simone Puccio

Calabria Magnifica accanto al sindaco Puccio nella sua battaglia

Nelle strade di Botricello, un conflitto dai contorni mafiosi si svolge inquietantemente tra il sindaco Simone Puccio e Pasquale Barberio, già noto come il “terminale economico” della potente cosca Grande Aracri di Cutro. Le tensioni hanno raggiunto l’apice quando Barberio, già sotto accusa per concorso esterno in associazione mafiosa, ha rivolto minacce violente all’architetto Salvatore Aiello, responsabile dell’ufficio tecnico comunale.

La discordia ha le sue radici in una disputa di lunga data riguardante il “Costa del Turchese”, un villaggio turistico sulla costa costruito negli anni Ottanta da Barberio. Il costruttore, apparentemente intenzionato a mantenere il controllo su ogni aspetto del suo progetto, ha rifiutato di cedere al Comune le opere di urbanizzazione, dando il via a un contenzioso giuridico.

La situazione è peggiorata quando il Consiglio di Stato ha sancito nel 2021 che il Comune di Botricello è il legittimo proprietario di strade, impianti sportivi e persino di un anfiteatro all’interno del villaggio. La decisione ha scatenato l’ira di Barberio, che si è rifiutato di conformarsi, addirittura realizzando abusivamente alcuni bungalow su terreni contestati.

Il sindaco Puccio e la sua Giunta, determinati a far rispettare la legge, hanno avviato l’iter per eseguire la sentenza del Consiglio di Stato. L’ostinazione di Barberio ha portato a un braccio di ferro, culminato nelle minacce di morte rivolte al funzionario comunale Aiello e al sindaco stesso.

Il clima di tensione è palpabile, con Barberio che ha cercato di bloccare l’iter amministrativo e ha addirittura tentato di rimettere in discussione la pronuncia del Consiglio di Stato attraverso un ricorso al Tar. La polizia locale di Botricello ha recentemente effettuato un sopralluogo nelle aree contestate, scoprendo la presenza di cancelli che avevano recintato le strutture abusive.

Il sindaco Puccio, nonostante le minacce, ha deciso di non cedere alla pressione criminale e ha denunciato Barberio alle autorità competenti. La legge è chiara, e il Comune è determinato a farla rispettare, nonostante le intimidazioni e i tentativi del costruttore mafioso di resistere.

La vicenda di Botricello è un esempio eloquente di come interessi illeciti possano infiltrarsi nei contesti amministrativi locali, mettendo a rischio la legalità e la sicurezza delle comunità. La giustizia dovrà ora fare il suo corso, ma resta il timore che episodi come questo possano gettare un’ombra oscura sulla vita di una piccola comunità costiera.

Il Segretario Nazionale Sindacato Fsp Polizia di Stato, Giuseppe Brugnano ha espresso la solidarietà del Sindacato al Sindaco Puccio, esortandolo a non cedere di un solo centimetro di fronte a minacce tanto vili. L’invito è stato accompagnato dalla chiara condanna nei confronti dei responsabili di tali gesti, che, secondo Brugnano, devono trovare la loro giusta collocazione nelle galere della giustizia.

In aggiunta, l’editore di Calabria Magnifica, Luigi Mussari, si unisce al coro di solidarietà, sottolineando l’importanza di preservare il diritto alla voce e la giustizia sociale. Mussari, attraverso le sue parole, enfatizza l’impegno dell’intera redazione nel sostenere la causa della legalità e nel respingere qualsiasi forma di intimidazione contro coloro che lavorano per il bene comune.