Coldplay “surprise”: album sperimentale a novembre!

Il gruppo inglese dei Coldplay e il frontman Chris Martin (fonte BBC)

La notizia è apparsa nei tabloid inglesi da poche ore e sta spopolando tra le pagine Facebook dei fan del gruppo anglosassone dei Coldplay.

Corre voce o “Rumor has it”, come direbbero gli inglesi, che il prossimo novembre dovrebbe uscire il nuovo lavoro della band inglese, dopo quattro anni dall’ultima fatica discografica “A Head Full Of Dreams”.

Lo afferma anche il tabloid britannico Daily Star che precisa l’uscita del disco a fine novembre e che riporta la frase di Matt Whitecross: ” Vogliono sempre sfidare sé stessi e sorprendere la gente.”

Si tratta ancora di indiscrezioni, ma pare che sia altamente probabile visto che la “fonte” da cui proviene è attendibile.

Si tratterebbe di un nuovo album di inediti, o di un estratto dell’album, che dovrebbe tagliare nettamente con le produzioni precedenti dei Coldplay. Infatti, si descrive il nuovo lavoro come “sperimentale”.

Alcune voci parlano addirittura di due album: uno sperimentale a novembre 2019 e un altro, dal sapore più pop, nel 2020.

Certo è che, alla fine del 2018, il direttore Mat Whitecross, che stava curando il documentario di “A Head Full Of Dreams”, disse che il gruppo stava lavorando su nuove canzoni.

Precedentemente, il frontman del gruppo, Chris Martin, aveva dichiarato l’intenzione di entrare in un anno sabbatico dopo i due anni consecutivi di tour AHFOD. Ma conoscendo la passione che l’artista ha per il suo lavoro, è altamente probabile che abbia preferito dar voce alla vena artistica.

Un’altra voce afferma che è atteso, dopo l’uscita del nuovo disco, un nuovo tour, nel 2020. Considerando il 50^ anniversario di Glastonbury, potrebbe partire da lì a giugno prossimo?

Intanto, tra i fan cresce l’eccitazione per questa notizia inaspettata, ma anche per altre esibizioni prossime.

Ovviamente ci si interroga circa l’acquisto dei biglietti di un prossimo eventuale tour, viste le polemiche legate ai concerti passati.

Vedremo. Il fermento intanto c’è.

Annamaria Gnisci