Il Monastero di Colloreto: una storia di fede e soppressione a Morano Calabro

Il Monastero di Colloreto
Il Monastero di Colloreto

Il Monastero di Colloreto: un’icona di spiritualità nella Calabria del rinascimento

Nascosto tra le maestose montagne del Massiccio del Pollino, sorgeva un tempo un luogo sacro di profonda spiritualità e contemplazione: il Monastero di Colloreto. Questa struttura monastica agostiniana, oggi ridotta a un rudere, ha una storia affascinante che mescola la fede, la generosità dei nobili locali e l’oppressione dei tempi tumultuosi.

Il Monastero di Colloreto vide la luce nel lontano 1546, grazie all’ispirazione di fra Bernardo da Rogliano. Dopo un viaggio a Loreto e Roma, durante il quale rimase sconcertato dal decadimento morale del clero, fra Bernardo decise di ritirarsi nell’entroterra di Morano Calabro e di abbracciare la regola di Sant’Agostino. Questa decisione segnò l’inizio della costruzione del monastero, che fu eretto su un terreno donato generosamente da Pietro Antonio Sanseverino.

Il riconoscimento ufficiale della comunità monastica avvenne nel 1560, quando Papa Pio IV emise una bolla il 23 agosto che confermava la creazione della Congregazione degli Eremiti di Sant’Agostino, noti anche come “Colleretani”. Questo riconoscimento portò al consolidamento della comunità religiosa e alla sua crescita nel corso degli anni.

Il Monastero di Colloreto divenne ben presto un faro di fede e cultura nella regione, ricevendo il sostegno e la protezione di numerosi nobili locali. Tra questi, spiccava Erina Kastriota Skanderberg, moglie del feudatario Pietro Antonio Sanseverino, la cui munificenza contribuì notevolmente all’abbellimento e all’arricchimento della struttura monastica.

Tuttavia, la storia del Monastero di Colloreto è segnata da momenti bui. Fu soppresso per la prima volta nel 1751, ma la comunità monastica riuscì a sopravvivere e a prosperare ancora per qualche tempo. Tuttavia, nel 1809, con l’emanazione delle leggi francesi, il monastero fu definitivamente soppresso, ponendo fine a secoli di vita monastica e contemplativa.

Dopo la sua chiusura, molte delle opere d’arte e dei tesori spirituali presenti nel Monastero di Colloreto furono trasferiti nelle chiese di Morano Calabro, preservando così un ricco patrimonio culturale e religioso per le generazioni future.

Il Monastero di Colloreto, con la sua storia di fede, generosità e oppressione, rimane un luogo di interesse storico e spirituale, testimoniando le sfide e le trionfi dei suoi abitanti nel corso dei secoli. Sebbene oggi sia un rudere, la sua eredità continua a risplendere nella memoria delle persone e nelle opere d’arte che hanno trovato una nuova casa nelle chiese circostanti.