Non c’ è mai tempo, si va sempre di corsa e alla fine della giornata a causa della stanchezza friggiamo prodotti poco salutari come le patatine surgelate. Tutto quello che troviamo in freezer spesso può darci una mano nell’alimentazione, infatti non è da demonizzare. Anzi spesso alcuni alimenti mantengono tutte le proprietà benefiche, ma esiste un dettaglio importante da non sottovalutare: leggere con attenzione le etichette. Purtroppo al supermercato non sempre riusciamo a leggere tutto per bene, ma essere consapevoli di ciò che mettiamo sotto i denti è buona norma. Infatti un antico adagio recita:” Noi siamo quello che mangiamo”.
Le patatine fritte surgelate
Chi per questione di praticità non le ha mai comprate? Sono un alimento facile da usare, ma bisogna fare attenzione e utilizzarlo con parsimonia. Se ci accingiamo a leggere gli ingredienti, è subito chiaro che queste patatine sono prefritte. Quindi un grande punto di svantaggio, perché dobbiamo friggerle di nuovo per ultimare la cottura. Nella lista degli ingredienti spesso troviamo anche degli oli vegetali, esempio di girasole, mais, riso. Gli esperti da tempo ci comunicano che utilizzare gli olii di semi non è una buona norma, e dovrebbe ripiegarsi su altro, infatti sono capaci di causare infiammazione e oltretutto risultano instabili alle alte temperature come quelle della frittura.
Altri ingredienti…
A volte in queste patate in busta surgelate troviamo altri ingredienti come: zucchero, oppure panature varie, capaci di accrescere a dismisura il carico glicemico. Si possono trovare altresì farine o ingredienti simili, proprio per rendere questo prodotto più gustoso al palato.
La frittura perfetta
Come friggevano i nostri nonni? Semplice, in olio extravergine di oliva, se proprio dobbiamo realizzare delle patatine fritte, sbucciamole con le nostre mani, o mangiamole con tutta la buccia. Lasciate stare gli altri olii vegetali, quello d’oliva è sempre il migliore. E’ anche importante non esagerare con il sale, usiamo ma nella giusta misura.
