Legge 193 del 2023: una svolta nella battaglia contro il Cancro

Cancro e Diritto: riflessioni sulla legge 193 del 2023 dal seminario AMMI-Ordine dei Medici di Catanzaro

Nella sala multimediale del Presidio “Pugliese” della AOU “Dulbecco”, si è tenuto oggi, martedì 14 maggio, il tanto atteso seminario dal titolo “Oblìo Oncologico: una battaglia di civiltà”, organizzato dall’AMMI Catanzaro in stretta collaborazione con l’Ordine dei Medici e degli Avvocati del capoluogo.

L’incontro, presieduto da Silvana Aiello Bertucci, presidente dell’AMMI Catanzaro, ha riunito figure di spicco del panorama sanitario e giuridico per discutere della rivoluzionaria legge n.193 del 7 dicembre 2023, che ha segnato un importante passo avanti per l’Italia nella lotta contro il cancro.

Tra i relatori si sono distinti il commissario straordinario della AOU “Dulbecco”, Simona Carbone; il consigliere regionale Antonello Talerico; il presidente dell’Ordine dei Medici di Catanzaro, Vincenzo Antonio Ciconte; il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro, Vincenzo Agosto; il direttore della Breast Unit Presidio “Pugliese”, Francesco Abbonante; il direttore del reparto di Oncologia del Presidio “Ciaccio-De Lellis”, Vito Barbieri; la vice presidente dell’AMMI e oncologa, Caterina Battaglia; e l’avvocato e docente universitario, Daniela Marcello.

L’evento, oltre a essere un’importante occasione di confronto e approfondimento, ha offerto ai partecipanti l’opportunità di ottenere 3 crediti formativi, riconosciuti dai rispettivi Ordini professionali di medici e avvocati.

La legge del 7 dicembre 2023, n.193, è stata ampiamente elogiata durante il seminario per il suo impatto culturale e sociale, evidenziando come sia stata una pietra miliare nella battaglia contro l’oblio oncologico, aprendo la strada a una maggiore consapevolezza e tutela dei diritti dei pazienti affetti da questa malattia.

L’evento ha confermato l’impegno congiunto di medici, avvocati e istituzioni nel promuovere una cultura della cura e della giustizia nel trattamento dei pazienti oncologici, dimostrando che la lotta contro il cancro è anche una lotta per la dignità umana e i diritti civili.

Diritto all’Oblìo Oncologico: l’Italia si muove, ma la strada è lunga

Nell’Italia del 2023, il concetto del “diritto all’oblio oncologico” ha finalmente iniziato a emergere, seppur con scarsa risonanza mediatica. Questo diritto, fondamentale per proteggere le persone guarite dal cancro dalle discriminazioni, ha trovato terreno fertile solo alla fine del 2023, nonostante la sua importanza cruciale nel panorama legale e sociale del paese.

Mentre altri paesi europei come la Francia, il Belgio, il Lussemburgo, i Paesi Bassi e il Portogallo hanno mosso i primi passi già diversi anni prima nell’implementazione di leggi o accordi volti a proteggere le persone guarite dal cancro dalle discriminazioni economiche e sociali, l’Italia ha iniziato a muoversi solo recentemente.

Il primo segnale tangibile in Italia è arrivato con il Disegno di Legge n. 682, presentato dai senatori Patton e Spagnolli, che ha introdotto disposizioni in materia di diritto all’oblio oncologico. Questo disegno di legge ha evidenziato la situazione critica di circa 3,6 milioni di italiani che hanno sconfitto il cancro, di cui circa un milione può considerarsi guarito e non necessita più di ulteriori trattamenti. Queste persone, nonostante la loro guarigione, continuano a subire discriminazioni ingiuste in vari ambiti della vita, come quello economico, sociale, personale e professionale.

È evidente che l’Italia ha ancora molto da fare per garantire una tutela completa e efficace alle persone guarite dal cancro, ma è importante riconoscere i primi passi positivi verso la creazione di un ambiente più inclusivo e giusto per tutti i cittadini, indipendentemente dal loro passato clinico. La strada verso la piena tutela dei diritti delle persone guarite dal cancro è ancora lunga, ma è un percorso che l’Italia deve intraprendere con determinazione e urgenza.

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