US Catanzaro: sconfitto lo Spezia con un netto 3-0

Catanzaro Spezia
Catanzaro Spezia

CATANZARO-SPEZIA 3-0 52’ Biasci 59 autorete di Nikolaou 72’ Pompetti

CATANZARO (4-4-2) Fulignati; Situm, Scognamillo, Brighenti, Krajnc; Sounas (17’st Oliveri), Ghion (33’st Verna), Pontisso (25’st Pompetti), Vandeputte; Biasci (33’st Donnarumma), Iemmello (25’st D’Andrea). A disposizione: Sala, Krastev, Curcio, Brignola, Stoppa, Veroli, Katseris All.: Vivarini.

SPEZIA (4-3-3): Dragowski; Amian, Muhl, Nikolaou, Bastoni (27’st Moutinho); Bandinelli (14’st Zurkovski), S. Esposito, Cassata; Kouda (14’st Krollis), Moro (19’st Esposito) , Antonucci (25’st Cipot). A disposizione: Zoet, Zovko, Ekdal,, Pietra, Gelashvli, Candelari, Hristov All.: Alvini.

Finisce in gloria la prima al Ceravolo del Catanzaro contro uno Spezia, un’altra grande di questo campionato di B; 3-0 il risultato finale dopo un primo tempo sofferto causa anche il vento contro e un secondo tempo che ha ricordato a chiari note il Catanzaro del campionato scorsp che ha spesso giocato con il 3-5-2

Il primo tempo è stato una sofferenza, nonostante lo stadio esaurito al limite della capienza, con 25 tifosi spezzini che hanno incitato la loro squadra ma chiaramente subissati dall’ondata giallorossa.

E quando al minuto 18 l’arbitro Zufferli e il Var decidono di concedere un calcio di rigore alquanto dubbio allo Spezia sembra che la frittata sia fatta.

Kouda, ex Picerno, il migliore dei suoi finchè è stato in campo riceveva la palla in area e tirava alto, dopo aver calciato subiva il fallo da Brighenti.

Si presentava sul dischetto Luca Moto, ex Catania e Frosinone, che angolava sulla sinistra di Fulignati che riusciva a salvare.

Scampato il pericolo, la partita non cambiava con le aquile guardinghe, senza mai dare, tranne in qualche occasione, la sensazione di poter segnare.

Molto più pericolosi i liguri e Krajnc riusciva per ben due volte dalla testa degli attaccanti spezzini la palla da spingere comodamente in gol, ma a dire il vero Fulginati non doveva compiere alcun intervento se l’ordinaria amministrazione.

Il secondo tempo iniziava come era finito, con Moro che non arriva coordinato su cross di Bastoni, ma improvvisamente si accendeva la luce: Scognamillo lottava come un leone nella proprio meta campo sradicando la palla agli avversari e dava la palla a Iemmello che apriva sulla sinistra per Biasci il quale (film già visto) si accentrava e tirava stavolta sul primo palo, e batteva Dragowski.

La partita finiva gli ospiti che capitolavano dopo altri sette minuti causa un autogol di Nukolaou che deviava alle spalle del barbuto portiere ospite.

Il Catanzaro dominava con delle ripartenze velenose, senza trovare per un soffio il gol con un tiro di Vandeputte.

Vivarini iniziava i suoi cambi Oliveri al posto di Sounass in primis poi Pompetti e D’Andrea al posto di Pontisso e Iemmello.

Ed era proprio il nuovo entrato Pompetti a trovare il gol con un tiro da fuori imparabile per Dragowski.

Uscivano anche Ghion al suo posto Verna, e Biasci con Donnarumma a sostituirlo, ed erano più i giallorossi a sfiorare il quarto gol che non lo Spezia il gol della bandiera.

Al 93 Oliveri scalciava un avversario e Zufferli lo espelleva. Finiva con la solita festa sotto la curva Massimo Capraro rd è come se il tempo si fosse fermato, con le aquile secondi in calssifica a 7 punti e domenica si gioca contro il Lecco