Arancio biondo tardivo di Trebisacce: una rivoluzione Slow Food

arancio biondo tardivo di Trebisacce
arancio biondo tardivo di Trebisacce

Un viaggio verso la rinascita della tradizione agrumicola locale, unendo forze per proteggere, promuovere e valorizzare l’arancio biondo tardivo di Trebisacce

I produttori locali del rinomato Biondo Tardivo di Trebisacce, custodi della ricca storia agrumicola della regione, insieme a commercianti e appassionati, si sono uniti per dar vita a un’iniziativa di valorizzazione dell’arancio tipico della costa ionica.

Questa iniziativa vede la luce grazie alla collaborazione tra l’Assopec Trebisacce, guidata da Nicola Perrone, e la Condotta Slow Food Magna Graecia Pollino Aps, rappresentata dal presidente fiduciario Saro Costa. L’impegno congiunto delle due associazioni ha portato ad un punto di svolta nel percorso verso la creazione della Comunità Slow Food dedicata al Biondo Tardivo di Trebisacce.

Recentemente, il nucleo operativo della futura comunità si è riunito per sviluppare sinergie e strategie finalizzate alla formalizzazione di questo progetto, volto a valorizzare il caratteristico prodotto agrumicolo di Trebisacce.

La comunità emergente ha designato Caterina Diana come portavoce e Andrea Casaleno, già fiduciario Slow Food della condotta, come coordinatore, con l’obiettivo di organizzare un gruppo di produttori e appassionati determinati a preservare questo importante patrimonio di biodiversità alimentare.

All’incontro che ha segnato il primo passo verso la formazione della Comunità Slow Food per il Biondo di Trebisacce, hanno partecipato figure di spicco come Domenico Ramundo, Andrea Franchino, Serafino Zangaro e altri ancora, insieme a rappresentanti della Condotta Slow Food Magna Graecia Pollino e della comunità Slow Food Dolce di Rossano.

Nicola Perrone, presidente di Assopec, ha sottolineato l’urgenza di proteggere il Biondo Tardivo di Trebisacce, a rischio di estinzione, non solo dal punto di vista agricolo, ma anche culturale. L’obiettivo della nuova comunità sarà quello di preservare questo arancio autoctono, valorizzandone le straordinarie qualità sensoriali e promuovendo la cultura dei “vigne” o “giardini”, favorendone una corretta fruizione.

L’obiettivo comune è quello di diffondere la conoscenza e promuovere il territorio coinvolgendo la comunità locale, le scuole, i produttori e le attività economiche, al fine di ottenere il riconoscimento del Presidio dell’Arancio Biondo. Caterina Diana ha enfatizzato l’importanza di coinvolgere l’intera comunità trebisaccese e tutti coloro che apprezzano il Biondo Tardivo, sottolineando il desiderio di promuovere un cibo buono, pulito e giusto, valorizzando i territori locali.