Proteste di Coldiretti al Brennero: lotta per il “Made in Italy”

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Coldiretti Calabria al Brennero: agricoltori combattono l’invasione di prodotti stranieri per difendere il Made in Italy, denunciando gravi difficoltà economiche

Le proteste organizzate da Coldiretti al valico del Brennero, giunte al secondo giorno, hanno catalizzato l’attenzione delle forze politiche, economiche e dei cittadini sulla difesa del “Made in Italy”. Gli agricoltori calabresi presenti hanno espresso testimonianze dirette sulle gravi difficoltà che stanno affrontando, evidenziando un fenomeno che danneggia l’economia italiana e inganna i consumatori.

Giuseppe Talarico, produttore di patate in Calabria, ha espresso amarezza di fronte a un tir carico di 21 tonnellate di tuberi lavorati provenienti dalla Germania, sottolineando che questo non è un problema isolato al Brennero, ma che flussi simili arrivano quotidianamente da varie parti del mondo. Francesco Bilardi, un altro agricoltore calabrese che produce frutta tropicale, ha mostrato incredulità di fronte a un carico di avocado provenienti dal Sudafrica, passati attraverso la Moldavia, evidenziando la scarsa qualità e il trattamento non conforme alle normative nazionali.

Un cerealicoltore calabrese ha denunciato la caduta dei prezzi del grano, mettendo a rischio il futuro della coltivazione a causa dei costi insostenibili di produzione. Si è richiesto un maggiore rispetto per le leggi che vietano la vendita al di sotto dei costi di produzione e una maggiore valorizzazione della qualità attraverso accordi di filiera che ne premiano la provenienza e la lavorazione.

Franco Aceto, Presidente di Coldiretti Calabria, ha enfatizzato l’importanza di continuare a lottare per la difesa dell’agricoltura italiana e per il rispetto delle regole imposte ai produttori europei anche da parte di coloro che vogliono vendere nel mercato dell’Unione Europea. Ha sottolineato la ricchezza e la varietà dell’agricoltura calabrese, ribadendo il rifiuto di essere complici della svalutazione della produzione di qualità e dell’inganno ai consumatori derivante dalla concorrenza sleale.

Le proteste di Coldiretti al Brennero rappresentano un grido di dolore e di resistenza di fronte all’invasione di prodotti stranieri che minacciano l’identità e l’economia agricola italiana, chiedendo il rispetto e l’applicazione del principio di reciprocità nelle relazioni commerciali internazionali.

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