Otto denunce per violazioni ambientali nel reggino

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Denuncie per gravi violazioni ambientali, tra cui abbandono di rifiuti speciali e officina illegale, mentre uno stabilimento balneare a Condofuri Marina si trova al centro di un’inchiesta per opere abusive

MELITO PORTO SALVO (RC), 9 APR 2024 – Le autorità hanno denunciato otto persone nel Reggino per violazioni della normativa edilizia, paesaggistica e sulla gestione dei rifiuti. Le operazioni di indagine e repressione hanno coinvolto diversi comuni della provincia, rivelando una serie di attività illegali e dannose per l’ambiente.

Le indagini condotte dai carabinieri del Nucleo Carabinieri Forestale di Melito di Porto Salvo, insieme ai militari del Nucleo Carabinieri Parco e della Stazione di Bagaladi, hanno portato al sequestro di un terreno nel comune di San Lorenzo. Sul terreno sono stati rinvenuti numerosi veicoli abbandonati. Successive verifiche hanno permesso di identificare i proprietari dei veicoli e del terreno, cinque persone, ai quali è stato contestato il reato di abbandono di rifiuti speciali.

Sempre nel comune di Melito di Porto Salvo, i carabinieri forestali locali, con il supporto della Polizia locale, hanno scoperto un’officina meccanica gestita da due individui all’interno di un capannone metallico abusivo. Il capannone, privo di autorizzazioni e destinato alla demolizione, presentava numerose irregolarità. Il titolare dell’officina è stato contestato per la gestione irregolare dei rifiuti, l’inquinamento delle acque e il disturbo della quiete pubblica.

Infine, a Condofuri Marina, i militari hanno sequestrato uno stabilimento balneare costruito su area demaniale marittima. Nonostante fosse autorizzato solo come struttura stagionale, il titolare lo aveva reso permanente con opere edili di notevoli dimensioni, modificando irreversibilmente il territorio. Lo stabilimento ricadeva inoltre in una zona soggetta a diversi vincoli di protezione. Il titolare dello stabilimento e il tecnico incaricato della gestione dell’autorizzazione sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria per una serie di reati ambientali.

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