Sila: freddo e neve aumentano i consumi

Sila montagna
Neve

La neve porta sicuramente tanta allegria, specialmente nei luoghi dove cade copiosa.

Oltre a dipingere di bianco tutto il territorio, la sua atmosfera attira tanti turisti provenienti da diverse regioni.

Pensiamo soprattutto a chi vuole trascorrere qualche giornata all’aria aperta con i bambini e tutta la famiglia.

C’è anche chi è appassionato di sport, e passa qualche ora sulle piste.

E il semplice turista della domenica, che si reca al ristorante, soddisfatto soltanto per aver ammirato il suo candore.

Ogni persona vive la montagna come preferisce.

Quindi i ristoranti si riempiono, le piste brulicano, per andare sulla neve, bisogna essere equipaggiati, ed i negozi scontano molti prodotti dedicati.

Gli albergatori, aspettano ansiosi proprio questo periodo, perché rappresenta il più proficuo dell’anno.

Quando purtroppo la neve stenta ad arrivare, un po’ l’economia ne risente.

I fiocchi bianchi sono in grado di far spostare persone e denaro, nonostante la viabilità risulti sempre macchinosa.

È bello trovarsi al caldo e guardare fuori, gustando la bellezza del paesaggio innevato.

Lo spettacolo è davvero indescrivibile.

Ricordiamo che non tutti amano la montagna, ma sicuramente la maggioranza, resta sempre meravigliata dalla bellezza che è capace di regalare il paesaggio, accarezzato dalla coltre bianca.

Poi per i più piccoli è tutto magico.

Correre e giocare sulla neve non ha prezzo.

I villaggi si animano di persone provenienti da tutto lo stivale.

Ricordiamo che il freddo di questi giorni in Calabria si è fatto sentire un po’ più del solito.

Quindi per stare al calduccio, bisogna accendere i riscaldamenti, che siano stufe, climatizzatori, termosifoni, ecc.

In inverno si sa la bolletta lievita per tutti, come in estate d’altronde.

La terra bagnata da due mari è bella perché è in grado di regalare delle esperienze, a volte sulla spiaggia, a volte su una vetta, se si ha volontà in una sola giornata è possibile raggiungere in poche ore, sia la montagna che il mare.

Davide Oliverio