Tartarughe marine: la Calabria si conferma seconda in Italia con 86 nidi

Tartarughe Caretta Caretta
Tartarughe Caretta Caretta

Calabria protettrice delle tartarughe marine: un secondo posto da applausi

L’eccezionale incremento delle deposizioni delle uova di tartarughe marine nel Mediterraneo occidentale segna un momento cruciale per la conservazione di queste affascinanti creature. Secondo l’elaborazione dei dati da parte di Legambiente, l’associazione ambientalista impegnata nel monitoraggio dei nidi nel contesto del progetto europeo Life Turtlenest, il periodo di deposizione delle uova sta per concludersi, ma il numero di nidi trovati lungo le spiagge italiane ha già superato il record del 2022, con un totale di 293 nidi identificati e messi in sicurezza.

La Sicilia guida la classifica delle regioni italiane con 105 nidi, seguita da Calabria con 86 e Campania con 43. Ma l’Italia non è l’unica ad assistere a un’impennata di nidi di tartaruga. Anche le coste di Spagna e Francia hanno visto un notevole aumento di attività di deposizione, con rispettivamente 22 e 7 nidi segnalati.

Legambiente ha sottolineato che tale fenomeno potrebbe essere attribuito al cambiamento climatico e al surriscaldamento delle acque, che stanno spingendo sempre di più l’areale delle tartarughe marine verso il Mediterraneo occidentale. Questo spostamento, sebbene possa rappresentare un’opportunità di sviluppo per le popolazioni di tartarughe marine, richiede anche un maggiore sforzo per proteggere e preservare le specie in un contesto ambientale in continua evoluzione.

Il progetto Life Turtlenest è stato fondamentale per garantire il monitoraggio e la sorveglianza dei nidi lungo le coste, coinvolgendo diverse associazioni dedite alla protezione delle tartarughe marine. La raccolta dei dati è fondamentale per comprendere meglio il comportamento di queste creature e mettere in atto misure di conservazione adeguate.

L’aumento del numero di nidi potrebbe suggerire un aumento delle popolazioni di tartarughe marine nel Mediterraneo occidentale. Tuttavia, è importante considerare anche i possibili impatti negativi, come l’inquinamento delle acque, la presenza di predatori e l’interazione con attività umane che potrebbero minacciare il successo della schiusa delle uova e la sopravvivenza dei giovani.

Per preservare e proteggere queste straordinarie creature, è fondamentale un impegno congiunto da parte delle comunità locali, delle organizzazioni ambientaliste e delle autorità governative. Ciò include la promozione di pratiche sostenibili di pesca, la gestione consapevole delle aree di nidificazione e l’educazione delle persone sulle minacce che le tartarughe marine affrontano e sulle azioni che possono intraprendere per proteggerle.

Solo con un approccio olistico e una consapevolezza collettiva possiamo garantire un futuro migliore per le tartarughe marine nel Mediterraneo occidentale e preservare la diversità biologica di questa preziosa regione marina. Ogni nido rinvenuto rappresenta una speranza per la sopravvivenza di queste meravigliose creature, e il nostro compito è quello di assicurarci che queste speranze si trasformino in una realtà duratura per le generazioni future.

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