Povertà Educativa in aumento: Calabria in testa

Il logo della campagna "Illuminiamo il futuro" di Save The Children

La povertà educativa è fortemente legata alla povertà economica: si alimentano vicendevolmente e si trasmettono di generazione in generazione.

Le ristrettezze economiche vietano oggettivamente l’accesso alle risorse culturali e educative ai minori, limitando la realizzazione e la gratificazione personale dei ragazzi provenienti da famiglie disagiate, che vivranno da adulti una altamente probabile condizione di disagio economico.

Per questo motivo, l’investimento in politiche a favore della lotta contro la povertà educativa costituisce un investimento di lungo termine per la società.

La petizione di Save The Children

A Roma, per il sesto anno, Save the Children rilancia la campagna “Illuminiamo il futuro” per la lotta alla povertà educativa, chiedendo – attraverso una petizione disponibile su www.illuminiamoilfuturo.it – il recupero di tanti spazi pubblici abbandonati per utilizzarli ad attività extrascolastiche gratuite per bambini e adolescenti tra i 6 e i 17 anni.

La campagna si prefigge lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica affinché il problema sociale che riguarda tutti possa trovare delle risposte per contrastare tante realtà locali legate al disagio dei bambini.

L’Italia è un “paese vietato ai minori”. I dati raccolti da Save The Children sono allarmanti. Ovviamente il mezzogiorno ha i peggiori numeri.

I dati raccolti circa la povertà educativa in Italia

In Italia sono oltre 1.260.000 i bambini che vivono in condizioni di povertà. I numeri sono in aumento, visto che in dieci anni, i dati statistici si sono triplicati negli ultimi dieci anni.

Nord e sud si dividono i risultati peggiori con 508.000 casi di povertà, a nord, e 563.000 casi di povertà, a sud.

Il centro Italia ha 192.000 bambini poveri.

La Calabria ha i numeri peggiori

La Calabria presenta il 43% della povertà relativa italiana.

In Italia, 1 giovane su 7 (il 14,5%) ha abbandonato gli studi, quasi la metà dei bambini e adolescenti non ha letto un libro extrascolastico in un anno, circa 1 su 5 non fa sport.

I dati degli “Early school leavers” fa registrare per il secondo anno consecutivo un pericoloso trend di ripresa del fenomeno che in Calabria, Sicilia e Sardegna supera il 20%.

Strumenti del Governo per contrastare la povertà educativa

La Legge di Bilancio 2019 ha confermato un Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile,  per il triennio 2019-2021, mettendo a disposizione 55 milioni di euro annui di credito di imposta a favore delle Fondazioni di origine bancaria che possono usufruirne per il 65% degli importi versati. Si prevede quindi un contributo da parte delle Fondazioni di circa 80 milioni di euro l’anno.