Disuguaglianze educative: il caso del servizio scuolabus a Catanzaro

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Studentessa di Catanzaro costretta ad abbandonare le lezioni a causa del servizio scuolabus

Nel quartiere marinaro di Catanzaro, una grave inefficienza nel servizio di trasporto scolastico costringe una giovane studentessa di quinta elementare ad abbandonare le lezioni un’ora prima ogni giorno, alimentando così la vergogna di un paese che, negando l’accesso al sapere, incrementa le disuguaglianze educative.

La situazione, purtroppo, non è un episodio sporadico. Da inizio anno scolastico, la minore è costretta ad anticipare l’uscita ogni giorno a causa di presunti orari discordanti tra il servizio scuolabus e l’orario scolastico, una problematica che non si era mai verificata nei primi quattro anni della scuola primaria.

La famiglia della studentessa ha immediatamente cercato aiuto dall’Amministrazione comunale di Catanzaro, ma il silenzio proveniente da palazzo de Nobili è stato assordante. Nonostante le richieste di intervento, il Sindaco e l’Assessore all’Istruzione sembrano disinteressati alle difficoltà della famiglia e all’accesso allo studio.

Il Codacons è intervenuto formalmente il 9 ottobre 2023, chiedendo l’intervento del Sindaco e dell’Assessore all’Istruzione. Francesco Di Lieto del Codacons sostiene che la situazione è grave non solo per la chiara discriminazione subita dalla studentessa, ma anche perché si mette in discussione il suo diritto allo studio. Le assenze quotidiane, inevitabilmente, avranno un impatto negativo sul suo rendimento scolastico.

Nonostante l’appello del Codacons, il Sindaco e l’Assessore sembrano mostrare un totale disinteresse. Di Lieto esprime il suo dispiacere nel constatare che le difficoltà di una famiglia e l’accesso allo studio non sembrano interessare a nessuno, anche quando si mette in discussione un servizio fondamentale per l’accesso dei bambini alla scuola dell’obbligo.

Il Codacons ha deciso di portare avanti la battaglia contro questa ingiustizia, presentando un esposto al Garante per l’Infanzia e per l’Adolescenza e chiedendo l’intervento del vicepresidente della Giunta regionale delegato all’istruzione e del Ministro dell’Istruzione. La vicenda sarà segnalata anche all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

Francesco Di Lieto conclude sottolineando che tollerare gli ostacoli all’accesso al sapere e ignorare le difficoltà delle periferie dei bambini non solo favorisce l’abbandono scolastico ma alimenta le disuguaglianze. Questo caso, dopo il servizio mensa diventato un lusso per pochi, è un ulteriore segnale di un paese sempre più incline alle divisioni sociali.

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