‘Ndrangheta, 14 misure cautelari nel vibonese per omicidi

polizia, carabinieri
polizia, carabinieri

Operazione antimafia nel vibonese: 14 arresti per omicidi legati alla ‘Ndrangheta, tra cui quello dell’assicuratore Palumbo e l’omicidio di Mario Longo del 2012

VIBO VALENTIA, 6 MAG 2024 – In un’operazione congiunta tra le forze dell’ordine, Carabinieri e Polizia hanno eseguito questa mattina a Vibo Valentia ben 14 misure cautelari nei confronti di altrettanti indagati legati alla ‘Ndrangheta. Tra questi figurano nomi noti come Stefano Farfaglia, Angelo David, Francesco D’Ascoli, Salvatore Vita, Rosario Battaglia, Michele e Rosario Fiorillo, Salvatore Tripodi, Pantaleone Mancuso, Salvatore, Saverio e Nazzareno Patania, Francesco Alessandria e Antonio Francesco Staropoli.

Gli arresti, disposti dal giudice per le indagini preliminari su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, sono il risultato di un’ampia e complessa indagine che ha fatto luce su diversi omicidi avvenuti nel territorio vibonese negli anni passati.

Tra i delitti emersi durante l’indagine, spiccano alcuni casi di particolare gravità. Uno di essi riguarda l’omicidio di Mario Longo, avvenuto l’1 aprile 2012 nei pressi della frazione Triparni. Un altro episodio tragico è quello di Michele Palumbo, assicuratore residente a Longobardi, frazione di Vibo, ucciso la sera dell’11 marzo 2010 davanti alla propria abitazione mentre si trovava in compagnia delle figlie. Un commando, dopo aver scavalcato il muro di cinta, lo ha ucciso sul posto. Palumbo era considerato il braccio destro nella zona di Vibo e delle frazioni costiere del boss Pantaleone Mancuso, noto come “Scarpuni”, a capo dell’ala armata della consorteria di Limbadi.

Altri casi inclusi nell’inchiesta riguardano il duplice tentato omicidio dei fratelli Bellissimo di Sant’Angelo Gerocarne, avvenuto agli inizi degli anni 2000, e l’omicidio di Davide Fortuna, avvenuto il 6 luglio 2012 in spiaggia a Vibo Marina, legato alla faida tra i “piscopisani” e il clan Patania di Stefanaconi.

Questa operazione dimostra l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare il fenomeno della ‘ndrangheta e nel portare giustizia per le vittime di questi gravi reati, ristabilendo così la legalità e la sicurezza nel territorio.

LEGGI ANCHE: ‘Ndrangheta: due arresti per omicidi di lupara bianca nel 2001 a Rossano e Crotone