Sequestrati due autolavaggi nel Catanzarese per violazioni ambientali

Guardia costiera
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La Guardia Costiera di Catanzaro Lido sequestra due autolavaggi e un’area adibita a discarica illecita per violazioni ambientali

Nel quadro delle sue attività di tutela e salvaguardia dell’ambiente e del territorio, l’Ufficio Locale Marittimo di Catanzaro Marina ha recentemente compiuto importanti passi avanti nel preservare la salute del suo territorio. Durante una serie di ispezioni presso le aziende operanti nella zona, il personale della Guardia Costiera ha scoperto e affrontato gravi violazioni ambientali, tra cui il sequestro di ben tre autolavaggi, dimostrando un impegno deciso nella tutela dell’ambiente.

Uno degli episodi più significativi ha riguardato il sequestro di un autolavaggio, il cui funzionamento avveniva senza la necessaria autorizzazione ambientale. Durante le indagini, è emerso che le acque utilizzate per il lavaggio delle superfici e provenienti dall’impianto venivano smaltite illegalmente attraverso il sistema fognario comunale, senza alcuna autorizzazione. Questa pratica non solo rappresentava una grave violazione delle normative ambientali, ma comportava anche il rischio di inquinamento delle risorse idriche locali.

Ma le violazioni non si fermavano qui. Durante l’ispezione, sono state scoperte anche irregolarità nella gestione dei rifiuti speciali generati dagli autolavaggi. Il mancato rispetto delle norme per il registro di carico e scarico dei rifiuti e il superamento dei limiti consentiti dalla legge hanno portato all’imposizione di sanzioni amministrative.

Un altro episodio rilevante ha riguardato uno stabilimento industriale dedicato alla riparazione e manutenzione di automezzi, che è stato sottoposto a sequestro. Qui, le prove empiriche hanno rivelato uno scarico incontrollato di acque reflue industriali in un terreno circostante, senza alcun trattamento. Il gestore dell’attività è stato deferito alla Procura della Repubblica per numerose violazioni ambientali, compreso l’abbandono incontrollato di rifiuti speciali, alcuni dei quali pericolosi, su un terreno nelle vicinanze.

Le condizioni in cui tali rifiuti erano esposti agli agenti atmosferici e alle acque meteoriche erano preoccupanti, in quanto mancavano sistemi adeguati per la loro gestione e smaltimento. Per valutare l’entità del danno ambientale, sono stati condotti campionamenti del suolo in collaborazione con il personale dell’ArpaCal di Catanzaro.

In seguito a queste scoperte, sono stati posti sotto sequestro circa 4.134 metri quadrati di terreno di proprietà dell’azienda coinvolta. Le indagini penali scaturite da queste azioni sono attualmente in fase di indagini preliminari.

Queste operazioni si collocano all’interno di un ampio progetto promosso dal Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, finalizzato a contrastare il crescente problema dell’inquinamento ambientale. La Guardia Costiera di Catanzaro Marina dimostra un impegno costante nel proteggere l’ambiente e garantire un futuro più sano per la comunità locale. La tutela dell’ambiente è una sfida continua, ma grazie a azioni decisive come queste, si può sperare in un miglioramento della situazione ambientale nella regione.

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