Uomo arrestato a Cosenza per stalking e violenza contro l’ex compagna

polizia di stato Cosenza
polizia di stato Cosenza

La donna rivela maltrattamenti, violenze e minacce sotto l’influenza dell’alcol subiti dall’uomo, anche davanti ai figli

Nel pomeriggio di ieri, la Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 45 anni, residente a Cosenza, per aver perpetrato una serie di atti di maltrattamento e stalking nei confronti della sua ex compagna.

Questo drammatico episodio ha inizio nei primi giorni di agosto, quando una donna, sopraffatta dalla paura e dal terrore del suo ex compagno, si presenta presso gli Uffici della Squadra Mobile della Questura di Cosenza. Decisa a rompere il silenzio, decide di confidare agli agenti la sua dolorosa esperienza.

La vittima, giunta alla Questura, racconta agli investigatori di aver intrapreso una relazione tumultuosa con l’uomo in questione, una relazione che ha avuto inizio ben tre anni prima. I maltrattamenti di cui è stata vittima risalgono a ottobre 2022 e si sono protratti fino alla rottura dei rapporti nell’agosto 2023. Durante questo periodo, la donna è stata sottoposta a ripetute violenze fisiche e psicologiche, spesso compiute sotto l’influenza dell’alcol da parte dell’aggressore. Ancora più sconcertante, queste atrocità sono avvenute anche davanti ai figli della donna. Inoltre, la vittima ha dovuto affrontare minacce di morte e privazioni, tra cui la sottrazione di gioielli, la distruzione del suo cellulare e persino la misteriosa sparizione del suo gatto domestico. Quest’ultimo gesto crudele è stato immortalato dall’aggressore in una foto del povero animale senza vita, che è stata poi inviata al telefono della donna come un macabro avvertimento.

Le vessazioni, purtroppo, non si sono fermate con la fine della relazione. Da allora e fino ad oggi, la vittima ha subito una serie continua di aggressioni verbali e visite indesiderate da parte dell’uomo. Ancora più inquietante è il fatto che l’aggressore ha esteso il suo comportamento persecutorio agli amici della donna, minacciandoli di morte durante numerose telefonate. Queste continue condotte hanno causato alla vittima uno stato d’ansia e paura ininterrotto, portandola a cambiare le sue abitudini di vita e a trasferirsi presso la madre, in provincia di Cosenza, per cercare di sfuggire al suo aguzzino.

Dopo la denuncia della donna, un’indagine è stata avviata e coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza, sotto la direzione del Procuratore Capo Dr. Mario Spagnuolo. Questa indagine ha permesso di confermare le accuse contro l’uomo e di portarlo davanti alla giustizia. Gli agenti della Squadra Mobile sono riusciti a rintracciare il sospetto, che ora è sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.

È importante sottolineare che, in linea con i principi fondamentali della giustizia, l’indagato è considerato innocente fino a prova contraria e fino a una sentenza irrevocabile che stabilisca la sua colpevolezza. Questa comunicazione è finalizzata al rispetto dei diritti dell’indagato e al diritto del pubblico di essere informato sugli eventi in corso.

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