Vibo Valentia: identificate 135 persone grazie a 9 posti di controllo

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L’attività di prevenzione messa in campo, grazie all’attuazione di 9 posti di controllo, ha consentito di procedere all’identificazione di 135 persone, di cui 35 con pregiudizi penali e 126 autovetture

Nei giorni scorsi la Questura di Vibo Valentia ha organizzato dei servizi straordinari di controllo del territorio, con l’impiego di pattuglie della Squadra Volante e del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Centrale.

I servizi, svolti nel capoluogo e nelle limitrofe frazioni, con l’ausilio delle unità cinofile antidroga della Questura hanno interessato la rete viaria urbana ed extraurbana, dove sono stati effettuati numerosi controlli a mezzi e persone in transito.

Le zone particolarmente attenzionate sono state, inoltre, quelle dei parchi, tra cui il parco urbano di “Moderata Durant” ed il parco comunale di Via Regina Margherita, luoghi di incontro preferiti dai giovani.
Anche la Piazza Martiri d’Ungheria, frequentata, durante le ore diurne, dai cittadini ed in particolare da studenti, è stata oggetto di pattugliamento e controlli.

L’attività di prevenzione messa in campo, grazie all’attuazione di 9 posti di controllo, ha consentito di procedere all’identificazione di 135 persone, di cui 35 con pregiudizi penali e 126 autovetture.

Le operazioni nel dettaglio

Uno degli equipaggi della Squadra Volante della Questura, mentre si trovava in piazza Martiri d’Ungheria, unitamente alla pattuglia dell’Esercito Italiano impiegata nei servizi di vigilanza dinamica dedicata a vari obiettivi cittadini, ha notato un’autovettura che, a forte velocità e a luci spente, dal corso Vittorio Emanuele III si dirigeva verso piazza Martiri d’Ungheria.

Gli Agenti della pattuglia ha intimato l’alt con l’utilizzo del distintivo di segnalazione manuale, ma il conducente della vettura, non accennando a ridurre la velocità, ha proceduto in direzione degli agenti tanto da costringerli a spostarsi dalla traiettoria di marcia per evitare di essere investiti.

Immediatamente gli operatori si sono messi all’inseguimento dell’incauto guidatore, azionando i sistemi audiovisivi, senza però ottenere alcun risultato. Infatti, la Toyota Yaris, ha proseguito, a velocità sostenuta, percorrendo anche un tratto stradale in senso contrario di marcia e tenendo i fari sempre spenti eccetto che per sporadici momenti, al fine di cercare di far perdere le proprie tracce, approfittando della scarsa illuminazione.

L’autovettura è stata raggiunta sulla S.S. 18 dove, all’interno della stazione di servizio IP, è stata fatta fermare, mentre contemporaneamente i militari la bloccavano posizionando il loro mezzo davanti alla stessa.

Raggiunti gli occupanti e fatti scendere dalla vettura, si è accertato che l’individuo alla guida era visivamente agitato ed emanava un forte odore di alcol.

Con l’ausilio di ulteriori due volanti, nel frattempo giunte sul posto, si è proceduto alla perquisizione dell’autovettura e degli occupanti e, chiesto l’intervento di un equipaggio della Polizia Stradale, gli agenti operanti hanno invitato il guidatore a sottoporsi ad alcol test.

Al categorico rifiuto dello stesso, si è proceduto a deferirlo per la resistenza a P.U. e per la guida in stato di ebbrezza conseguente al rifiuto di sottoporsi all’alcol test, per cui gli è stata anche ritirata la patente.

Quanto alle infrazioni al codice della strada, al conducente della Toyota Yaris, oltre all’inottemperanza all’ordine di fermarsi, sono state contestate anche la guida contromano, la guida senza uso di proiettori in ore notturne, la velocità non commisurata e la guida in area pedonale.

L’avventato conducente, poiché non in condizioni di guidare, è stato affidato ad un suo parente a cui è stata consegnata anche l’autovettura.