Agenzia delle Entrate condannata per l’uso improprio di Google Maps

Tribunale, Giudice, sentenza
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Una sentenza questa che riguarda l’Agenzia delle Entrate che fa giurisprudenza

Due sentenze, una di marzo e una di aprile 2023, hanno stabilito che l’Agenzia delle Entrate non può sostituire l’operato umano con l’uso di tecnologie come Google Maps. La Corte di giustizia tributaria di Lecce ha condannato l’Agenzia per la modifica della categoria catastale di un immobile, basata su rilievi effettuati solo tramite immagini digitali senza un sopralluogo sul posto. Questo ha portato a un aumento delle imposte da pagare, ma il proprietario ha dimostrato in tribunale che il giardino di cui si parlava non esisteva e che le finiture dell’immobile erano mediocri. La Corte ha deciso di riattribuire la precedente categoria catastale A/3.

Questa sentenza fa giurisprudenza e impone l’obbligo per l’Agenzia delle Entrate di effettuare sopralluoghi in loco, in aggiunta all’uso di tecnologie digitali, prima di modificare la categoria catastale di un immobile. Questo comportamento non solo evita errori, ma anche controversie e contenziosi che possono portare a multe e sanzioni per l’Agenzia.

Il caso di Lecce non è unico, infatti anche la Corte di giustizia tributaria di secondo grado della Liguria ha dato ragione ai proprietari di un albergo che avevano visto la loro rendita maggiorata solo grazie all’ausilio di Google Maps. Anche in questo caso, dopo il primo grado in favore del Fisco, il secondo ha accolto le ragioni del contribuente, affermando l’importanza dei sopralluoghi in loco per confermare l’accuratezza dei dati rilevati tramite le tecnologie digitali.

Il messaggio è chiaro: le tecnologie digitali possono aiutare a individuare irregolarità e problematiche, ma non possono sostituire completamente l’operato umano. La sentenza della Corte di giustizia tributaria di Lecce rappresenta un importante precedente che potrebbe portare a un maggiore uso di sopralluoghi sul campo, in aggiunta all’uso di strumenti tecnologici per l’individuazione di eventuali irregolarità. Questo garantirà una maggiore trasparenza, equità e giustizia fiscale.