Impatto economico delle tariffe energetiche nel 2024: nonostante la riduzione dei prezzi del gas, le famiglie italiane si trovano di fronte a un aumento significativo nelle bollette
Nonostante il prezzo del gas sia tornato ai livelli di novembre 2021, sotto la soglia di 31,8 euro al MWh, le famiglie italiane si preparano a fronteggiare una vera e propria stangata nelle bollette del 2024.
Contrariamente alle molte promesse fatte agli italiani, un’analisi condotta da Assium (Associazione degli utility manager) e Consumerismo No Profit rivela che la riduzione dei prezzi dell’energia non sarà sufficiente da sola a alleviare i costi delle tariffe di luce e gas. In sintesi, la spesa media per una famiglia si attesterà a almeno 1.750 euro in totale per entrambe le forniture.
Il termine del mercato tutelato per gas ed energia elettrica, che entrerà in vigore rispettivamente il 10 gennaio e il 1° luglio 2024, obbliga il passaggio al mercato libero, promettendo una rivoluzione che al momento non si traduce in vantaggi economici tangibili per le famiglie. Ciò è sorprendente, considerando che il 2023 si era concluso con promettenti segnali: per circa 6 milioni di italiani, la bolletta del metano di dicembre, l’ultima del mercato tutelato, segnava un -6,7% rispetto a novembre. Nonostante il risparmio annuo fosse notevole rispetto al difficile 2022, la discesa dei prezzi di elettricità e gas avrà un impatto relativamente limitato sul totale della bolletta, il cui importo si prevede in crescita esponenziale.
Inoltre, come riportato da QuiFinanza, il 2023 ha visto la fine del bonus sociale potenziato, che includeva anche sconti sulle bollette dell’acqua oltre a quelle energetiche. Dal 1° gennaio, è tornato in vigore il bonus sociale ordinario per gas e acqua, ottenibile solo con un ISEE fino a 9.530 euro. La soglia aumenta in presenza di figli a carico, ad esempio, raggiungendo i 20.000 euro con quattro figli nel nucleo familiare. Per la bolletta elettrica, il bonus sociale potenziato rimarrà valido fino al 31 marzo, richiedendo un ISEE più alto di 15.000 euro, incrementato ulteriormente con la presenza di figli nel nucleo familiare, fino a un massimo di 30.000 euro con più di tre figli a carico.
