Dal 1° ottobre è in vigore il patto “anti inflazione” siglato a Palazzo Chigi il 28 settembre dal Governo italiano e da trenta associazioni, grande distribuzione e produttori.
La finalità sarebbe quella di calmierare per un trimestre i prezzi di alcuni beni di prima necessità.
Pasta, latte, prodotti per la prima infanzia, ma anche medicinali da banco, rientrano nella categoria di beni essenziali per l’economia e per i bisogni di una famiglia media italiana.
Fino al 31 dicembre ci saranno dei prodotti evidenziati con un bollino tricolore per i quali si suppone si avrà uno sconto del 10%. Il trimestre è interessante perché include il periodo natalizio in cui le spese sono generalmente maggiori.
Ecco l’elenco pubblicato sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy dei negozi calabresi aderenti all’iniziativa anti inflazione suddivisi per provincia.
Per comodità e facile consultazione, li abbiamo divisi per province (calabresi, ma è facile risalire anche a quelle di altre regioni italiane) come dal link dello stesso Ministero.
Catanzaro – Cosenza – Crotone – Reggio Calabria – Vibo Valentia
Qualche dubbio sull’iniziativa del Patto anti inflazione
Se da un lato c’è la tutela per il consumatore e soprattutto per le famiglie, dall’altro c’è il rischio che il piccolo commerciante venga schiacciato dalle grandi catene (GDO, Grande Distribuzione Organizzata). Difficilmente un piccolo esercizio commerciale potrà mantenere una politica di sconti a lungo termine, rischiando il sottocosto, e quindi la sua stessa economia.
Un altro vuoto riguarda le modalità di applicazione di sconto e il risparmio effettivo per le famiglie. Infatti, non c’è un elenco di prodotti interessati, né un parametro obbligatorio entro cui applicare la scontistica. Tutto dipenderà dall’esercente: dalla scelta dei prodotti alla percentuale di sconto.
Vedremo quindi nei prossimi mesi se questa iniziativa sarà utile o un ennesimo insuccesso dovuto ai vuoti legislativi.
A Catanzaro parte a rilento il patto anti-inflazione
