Un incontro tra fede e musica: chiacchierata speciale con Enzo Avitabile

Luigi Mussari con Enzo Avitabile
Luigi Mussari con Enzo Avitabile

L’EDITORIALE

Incredibile successo per il concerto di Enzo Avitabile e i Bottari all’anfiteatro Nicholas Green ad Amaroni, in provincia di Catanzaro. Il maestro napoletano ha incantato un vasto pubblico proveniente da diverse città della regione con la sua carica di energia travolgente e la fusione magistrale di sonorità mediterranee e ritmi elettrizzanti provenienti da culture globali.

L’atmosfera suggestiva dell’anfiteatro ha aggiunto un tocco di magia all’evento, e fin dall’inizio, la performance di Enzo Avitabile e i Bottari ha catturato l’entusiasmo del pubblico, riempiendo l’aria di un forte desiderio di ascoltare buona musica e immergersi nelle tradizioni calabresi e folkloristiche.

Durante il concerto, il tamburo a cornice, strumento protagonista della serata, ha trasportato gli spettatori in un’emozionante danza, rievocando antichi riti e celebrazioni che hanno caratterizzato la storia della regione. Momenti emozionanti sono stati rappresentati dalle esibizioni di brani celebri come “Suttanella”, in cui la maestria del sax di Avitabile si è intrecciata con le melodie dei Bottari, creando un connubio di suoni unico nel suo genere.

La musica dei Bottari

I Bottari di Portico, uno dei gruppi musicali più suggestivi ed autentici nel panorama della World Music, sono originari di Portico (CE), nel cuore della Campania contadina, fondati da Pasquale Romano.

La loro musica è caratterizzata dall’uso di botti, tini e falci come strumenti percussivi, i quali scandiscono antichi ritmi processionali, accompagnati da canti tradizionali che riflettono la cultura della canapa, una tradizionale coltura della terra di lavoro.

La loro singolare modalità di fare musica trae le sue origini da un’antica tradizione contadina, dove si narra che i contadini, per scacciare gli spiriti maligni dalle tenebrose cantine, percuotevano con frenesia botti, tini e falci, attrezzi quotidianamente utilizzati nel lavoro nei campi. Questo rituale si estendeva anche all’aperto, durante le fiere agricole, per esibire la robustezza degli attrezzi e catturare l’attenzione dei passanti.

I Bottari di Portico portano avanti con passione e autenticità questa antica tradizione musicale, permettendoci di immergerci in un viaggio nel tempo, all’insegna della cultura e della storia delle terre campane.

Una intervistachiacchierata con Enzo Avitabile

Il concerto, tuttavia, non è stato soltanto un’esperienza musicale; è stato anche l’occasione di un incontro speciale. Durante l’evento, ho avuto la fortuna di incontrare personalmente Enzo Avitabile. Inizialmente, non mi sono presentato come giornalista, ma come un fan entusiasta. Lui mi ha accolto calorosamente, facendomi accomodare nel suo camper, e ci siamo ritrovati a parlare come in un confessionale, scambiandoci domande e risposte. Il maestro si è dimostrato gentile e umile, non solo come musicista, ma anche come persona di fede.

Durante l’intervista, abbiamo discusso del suo ultimo progetto, “Il treno dell’anima”, un album che ha coinvolto la partecipazione di amici storici e star della musica pop italiana, come Ligabue, Edoardo Bennato, Jovanotti e molti altri. Enzo mi ha raccontato come il progetto sia nato dall’idea di condividere la sua amicizia e la sua arte con questi talentuosi artisti.

Enzo Avitabile e Pino Daniele: un’amicizia indimenticabile

Durante la conversazione, ho sentito l’irrefrenabile desiderio di chiedere a Enzo Avitabile riguardo alla sua amicizia con Pino Daniele. Sorprendentemente, Enzo ha dimostrato di essere ancora profondamente legato a lui, nonostante la sua scomparsa, rispondendo: «Suonare con Pino è stato un’esperienza meravigliosa, e non solo per il fatto di collaborare con lui». Con calore e spontaneità, il musicista ha condiviso con me l’origine di quel forte legame: «Il Conservatorio e Via Costantinopoli, la via dei musicisti, erano i nostri punti di riferimento. Avevamo il desiderio di creare qualcosa insieme in gruppo. Il primo progetto si chiamava Batracomiomachia, un nome che, più che un omaggio a Leopardi, ci affascinava. Ed è così che abbiamo dato vita al nostro primo album, ‘Terra mia’».

Enzo Avitabile si confida su vita, viaggi e fede

Ma il nostro dialogo non si è limitato solo alla musica. Abbiamo anche parlato della sua vita, dei suoi viaggi musicali, delle sue esperienze e collaborazioni con artisti internazionali come Tina Turner, James Brown e Randy Crawford.

Parlando del suo percorso di fede, Enzo mi ha rivelato di essere nato cattolico, ma di essere stato avvicinato al buddismo giapponese di Nichiren Daishonin da Tina Turner. In seguito, ha iniziato a seguire la meditazione del cuore di Sri Chinmoy, diventandone discepolo. Dopo la morte prematura di sua moglie Maria, ha intrapreso un cammino personale nel cristianesimo, in cui ha integrato riflessioni e considerazioni provenienti da diverse discipline spirituali.

Inoltre, Enzo ha parlato del desiderio di umanizzare certi aspetti della fede e della devozione del popolo napoletano, in particolare facendo riferimento alla figura di San Gennaro, santo patrono di Napoli.

La nostra chiacchierata è stata davvero speciale, più di un’intervista è stata una condivisione di pensieri e sentimenti. Ho avuto l’onore di conoscere una delle persone più umili e umane della scena musicale italiana, e questo incontro resterà per sempre nel mio cuore.

Grazie Enzo, per questa esperienza indimenticabile!

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