Catanzaro, Costanzo: “Che fine ha fatto il fondo antipovertà?”

Povertà
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“Che fine ha fatto il Fondo Antipovertà annunciato dal sindaco Abramo due anni fa? E’ stato effettivamente costituito in bilancio con la cancellazione delle somme destinate ai rimborsi per sinistri e messo a disposizione dell’Arcidiocesi allo scopo di affrontare l’emergenza povertà in città oppure siamo di fronte all’ennesima bufala del sindaco impegnato in una permanente campagna elettorale ? Ci auguriamo di sbagliare, ma se il fondo non è stato costituito ci troveremmo di fronte ad una gravissima scorrettezza e mancanza di rispetto sia verso la Chiesa sia verso chi soffre. Non ci venga a dire il sindaco che sono stati destinati fondi alle parrocchie, perché quella è tutt’altra storia”. È quanto afferma il capogruppo di “Fare per Catanzaro” Sergio Costanzo, che ha presentato un’interrogazione sull’argomento al sindaco, anche nella sua qualità di assessore al bilancio.

Nell’interrogazione, Costanzo ricorda che “in data 14 luglio 2017, il Sindaco di Catanzaro annunciava con un comunicato ufficiale l’istituzione del bilancio comunale di un apposito “fondo “antipovertà”, da alimentare attraverso i risparmi ottenuti dalla cancellazione del capitolo per fare fronte, attraverso transazioni, alle richieste di risarcimento danni per sinistri di varia natura; che nello stesso annuncio ufficiale il Sindaco sosteneva di avere voluto così “ dare una risposta “forte e concreta” al profondo richiamo dell’arcivescovo metropolita monsignor Vincenzo Bertolone. Nel suo messaggio per San Vitaliano, il presule aveva infatti auspicato l’istituzione di uno sportello per monitorare i bisogni della gente sofferente e in difficoltà economica”; che il Sindaco annunciava altresì l’intenzione di incontrare al più presto l’Arcivescovo Metropolita per stabilire le modalità di istituzione del “Fondo antipovertà”, considerando la Chiesa locale “un baluardo insostituibile nella lotta alle povertà, spesso sostituendosi alle istituzioni”.

Attraverso l’interrogazione, Costanzo ha chiesto di sapere se “a distanza di due anni da quell’annuncio, è stato istituito il Fondo Antipovertà e se lo stesso è stato alimentato dai risparmi ottenuti dalla cancellazione dei capitolo per ristoro di sinistri; se effettivamente è stato cancellato dai bilanci preventivi e consuntivi 2018 e 2019 il capitolo destinato ai risarcimenti per sinistri stradali; e e con quali modalità è stato istituto il “Fondo antipovertà” in collaborazione con S.E: l’Arcivescovo Metropolita; quali interventi a favore delle fasce deboli della popolazione, colpite dalla povertà, sono stati eventualmente attuati utilizzando il Fondo che era stato annunciato nel luglio del 2017.”