La Calabria protagonista a ‘Olio Capitale’ di Trieste: Gallo annuncia investimenti e strategie per rafforzare la qualità dell’olio, contrastare la contraffazione e consolidare la regione
La Calabria è protagonista a “Olio Capitale”, la fiera di settore in corso a Trieste fino al 16 marzo, con l’intento di rafforzare la propria posizione come una delle regioni di punta nella produzione di olio d’oliva in Italia. L’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo, ha espresso soddisfazione per i progressi compiuti dal settore, con un focus crescente sulla qualità del prodotto.
“La narrazione dell’olio calabrese sta cambiando“, ha dichiarato Gallo, sottolineando come, negli ultimi anni, l’attenzione sia stata rivolta sempre di più alla qualità. “Grazie alla biodiversità e alle peculiarità del nostro territorio, la Calabria è una terra particolarmente vocata per la coltivazione dell’olivo“, ha aggiunto l’assessore. Gallo ha anche precisato che la regione non mira a produzioni massicce, ma a una qualità che possa distinguersi sul mercato internazionale.
La Calabria, che si estende su circa 185.000 ettari di uliveti e produce annualmente circa 35.000 tonnellate di olio, si conferma seconda solo alla Puglia per superficie coltivata e frantoi attivi. Più di un terzo delle terre dedicate all’olivicoltura è destinato alla coltivazione biologica, a testimonianza di un impegno concreto per l’ambiente e la sostenibilità.
Oltre alla valorizzazione dell’olio calabrese, Gallo ha evidenziato anche la necessità di tutelare il prodotto contro le minacce della contraffazione. “La tracciabilità è essenziale per garantire l’autenticità del nostro olio. L’ambizione di offrire qualità passa anche dalla capacità di difendere il nostro patrimonio da frodi e falsificazioni“, ha sottolineato.
Tra i produttori presenti alla fiera, c’è una crescente soddisfazione per il mercato dell’olio calabrese, che ha visto un notevole incremento delle vendite e, cosa ancora più significativa, un aumento del valore del prodotto, che in alcuni casi ha triplicato i propri guadagni. “Non siamo più la Cenerentola d’Italia“, ha dichiarato Gallo, facendo riferimento al riconoscimento crescente della Calabria come regione leader nel settore olivicolo.
Per garantire ulteriori sviluppi, la regione ha annunciato significativi investimenti nel settore, con un piano olivicolo regionale che sarà allineato al piano nazionale. In arrivo 50 milioni di euro per aumentare le produzioni e l’ampliamento delle superfici destinate agli uliveti, insieme a nuovi impianti innovativi. “Abbiamo anche migliorato i nostri frantoi con investimenti di circa 20 milioni di euro e abbiamo avviato corsi di formazione per i produttori, affinché possano non solo produrre olive di alta qualità, ma anche trasformarle con competenza”, ha aggiunto Gallo.
Infine, il messaggio dell’assessore è chiaro: qualità, formazione, innovazione e comunicazione sono le parole chiave per il futuro dell’olio calabrese. “La Calabria deve diventare un marchio riconoscibile e straordinario, e per farlo è essenziale che tutti i nostri prodotti siano percepiti come simbolo di eccellenza“.
Con questi obiettivi, la Calabria punta a consolidarsi come uno dei principali protagonisti del mercato dell’olio, sia in Italia che nel resto del mondo.
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