Le origini di pizza e birra

Spesso consumiamo alcune pietanze accompagnate da una bevanda senza sapere il perché. Ma com’è nata l’idea di mangiare la pizza bevendo un bicchiere di birra?
Dobbiamo fare un tuffo nel passato anche se non troppo lontano.
Ci troviamo infatti negli anni ’50, e in questo periodo le pizzerie rappresentano una grande attrazione per tutta l’Italia.
Chi realizzava questa famosa pietanza aveva anche possibilità di vendere alcolici, ma con gradazione inferiore agli 8 gradi. Proprio per questo motivo si accosto’ alla pizza, un calice di birra.

Poi col passare del tempo questa passione è proseguita fino ai giorni nostri .
Attualmente è tutto cambiato e per fortuna è possibile scegliere se bere del vino a fianco del gustoso piatto unico, ma gli italiani preferiscono quasi sempre una pinta.

Il futuro della pizza

Fino a poco tempo fa molte pizzerie utilizzavano esclusivamente farine raffinate, 0 e 00, per realizzare la pizza. Attualmente il vento sta cambiando, infatti molte attività propongono anche la ricetta lavorata con farina integrale o realizzata con un impasto semintegrale, con farina di tipo 2. Il ritorno ad uno stile di vita più sano e rispettoso della natura rappresenta il futuro alimentare anche per il nostro Paese.

Vari tipi di birra

La birra ormai è una cara “amica” che accompagna spesso le cene e gli aperitivi degli italiani e non solo. I principali tipi di birra sono tre: birre ad alta fermentazione, dette Ales, a bassa fermentazione, conosciute come Lager e quelle a fermentazione spontanea chiamate anche Lambic.

Ma quale preferire?

Ognuno ha i suoi gusti. La birra è questione di sapori, odori, quindi la scelta è molto personale. Ricordiamo che il colore e la gradazione alcolica non sono riferibili al tipo di birra, ma ai diversi stili. La colorazione dipende dal tipo di malto utilizzato, dalla tostatura, da quale temperatura il mosto viene scaldato prima della fermentazione.