La salute mentale giovanile in Calabria: dal problema all’azione

Neuropsichiatria Infantile
Neuropsichiatria Infantile

La crescente crisi psichiatrica tra gli adolescenti in Calabria si traduce in oltre 900 ricoveri nel 2022, evidenziando una mancanza di risposte adeguate del servizio sanitario regionale

La crescente ondata di patologie psichiatriche tra gli adolescenti in Calabria rappresenta una seria preoccupazione, un fenomeno che riflette la tendenza nazionale ma che, in questa regione, sembra incontrare una mancanza di risposte adeguate da parte del Servizio Sanitario. Un grido di allarme è stato recentemente lanciato dal Forum regionale del Terzo Settore, dal Centro Comunitario Agape e da Comunità Competente, rappresentati rispettivamente da Luciano Squillaci, Mario Nasone e Rubens Curia, che hanno condiviso le loro preoccupazioni con il Prefetto di Reggio Calabria, Clara Vaccaro.

La situazione, definita come un’effettiva emergenza, persiste da troppo tempo e, secondo i dati forniti da Comunità Competente sulla Neuropsichiatria Infantile e dell’adolescenza, la mobilità passiva, o “viaggi della speranza” fuori dalla regione, coinvolge numerosi bambini ed adolescenti. Nel solo 2022, sono stati 788 i giovani coinvolti, con un totale di 929 ricoveri. In particolare, i Tribunali dei Minorenni di Reggio e Catanzaro, spesso chiamati a intervenire per la tutela di questi giovani in gravi difficoltà, segnalano una crescente incapacità nel fronteggiare la situazione.

Le tre organizzazioni hanno presentato la questione al Prefetto, sottolineando che non è sostenibile continuare a ricoverare questi minori in presidi ospedalieri e centri di altre regioni. Questa pratica comporta significativi oneri economici per la regione e, soprattutto, l’allontanamento delle famiglie dal loro territorio di residenza, quando invece si dovrebbe lavorare per garantire un adeguato supporto nel luogo di origine.

Per affrontare questa emergenza, è necessario attivare Unità Operative Complesse Ospedaliere (Uoc) di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza per il ricovero in fase acuta e la definizione diagnostica, nonché strutture territoriali residenziali e semiresidenziali per il trattamento post-dimissione e il rafforzamento della Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza a livello territoriale.

Fortunatamente, la mobilitazione e l’interlocuzione con il Commissario Occhiuto e il Dipartimento della Salute della Regione Calabria hanno portato all’inserimento nel Programma Operativo 2022/25 di tre Uoc Ospedaliere e di tre strutture sanitarie residenziali, sebbene i requisiti per l’accreditamento di queste ultime non siano ancora definiti.

Il Forum regionale del Terzo Settore, l’Agape e Comunità Competente hanno sollecitato il Prefetto a intraprendere un’azione istituzionale volta a creare un tavolo tecnico con regione, Asp e Gom per coordinare le attività già programmate a livello provinciale. Squillaci, Nasone e Curia chiedono rapidità, poiché ora tutte le condizioni sono presenti per attuare una Rete Integrata Ospedale/Territorio della Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Calabria, al fine di rispondere adeguatamente ai bisogni di salute in questo settore. Si impegnano anche a collaborare per trovare soluzioni e ad intensificare l’azione di denuncia e sensibilizzazione riguardo a queste gravi lacune del servizio sanitario regionale.

Il Prefetto, consapevole della gravità del problema, ha promesso di esplorare possibilità e spazi per facilitare il dialogo tra gli attori istituzionali e sociali interessati, con l’obiettivo di risolvere queste problematiche che richiedono un impegno collettivo.

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