Sanità in Calabria: il Governo dichiara lo stato di emergenza, il PD attacca Occhiuto
Il Consiglio dei ministri ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza per dodici mesi in Calabria, a causa delle gravi criticità che affliggono il sistema ospedaliero regionale. Una decisione che ha scatenato una dura reazione da parte del Partito Democratico calabrese, che accusa il governatore e commissario alla sanità Roberto Occhiuto di aver nascosto la reale situazione della sanità locale.
Secondo il PD, il provvedimento straordinario del Governo smentisce apertamente le dichiarazioni di Occhiuto sulla gestione della sanità regionale. “È un fatto gravissimo: significa che Roberto Occhiuto ha mentito senza controllo”, si legge nella nota diffusa dai dem calabresi.
Per tre anni, il PD ha denunciato inefficienze, ritardi e omissioni nella gestione del sistema sanitario della regione, senza però essere ascoltato. Tali problematiche sono emerse in maniera ancora più evidente nel corso di un tour delle strutture ospedaliere calabresi condotto nelle ultime settimane. “Ora la verità è venuta a galla e il Consiglio dei ministri ha addirittura assunto un provvedimento straordinario”, prosegue il comunicato.
Di fronte a questa situazione, il PD calabrese ha chiesto le dimissioni immediate di Occhiuto dal ruolo di commissario alla sanità, ritenendo la sua gestione fallimentare e dannosa per i cittadini della regione. Resta ora da vedere quali saranno le conseguenze politiche di questa decisione governativa e se il presidente della Regione Calabria risponderà alle accuse rivoltegli dall’opposizione.
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